Ci sono di quelli che parlano bene e non scrivono bene. È perché il luogo, la presenza della gente, li riscalda e trae fuori dal loro animo più di quanto essi non sappiano trovarvi senza quel calore.
Piace dar del principe a un re, perché ne diminuisce la qualità.
Quelli che fanno delle antitesi forzando le parole sono come quelli che fanno false finestre per la simmetria: la loro regola non è di parlare giusto, ma di comporre figure retoriche giuste.
L'eloquenza è una pittura del pensiero; e quindi quelli che, dopo aver dipinto, aggiungono altro ancora, fanno un quadro invece di un ritratto.
Eloquenza: occorre del gradevole e del reale; ma bisogna che questo gradevole sia anch'esso preso dal vero.
Le parole ordinate diversamente danno luogo a un significato diverso; e i significati ordinati diversamente producono effetti diversi.
La natura ha messo tutte le sue verità ciascuna in se stessa; la nostra arte le racchiude le une nelle altre, ma ciò non è naturale: ognuna occupa il suo posto.
L'ultima cosa che si trova nel comporre un'opera, è di sapere quale bisogna mettere per prima.
I fiumi sono delle strade che camminano, e che portano dove si vuol andare.
Ci si persuade meglio, di solito, con le ragioni che abbiam trovato da noi, che con quelle che si son presentate all'intelletto di altri.