Scritta da: C. De Padua Visconti
Perché chiamare gli infermi diversamente abili è un insulto! Quando ci sono abili nel fisico ma paralizzati nel cuore!
Composta sabato 29 marzo 2014
Perché chiamare gli infermi diversamente abili è un insulto! Quando ci sono abili nel fisico ma paralizzati nel cuore!
Ci sono giorni vuoti e giorni colmi, quelli mezzi vuoti e mezzi colmi non sono mai così interessanti!
Non sempre abbiamo nostalgia delle cose belle che abbiamo fatto, io ad esempio spesso ho nostalgia dei miei errori, quelli fatti durante l'adolescenza, quando la mente era libera di spaziare, priva dei pesi che la vita da adulto t'impone!
Abbracciare la persona che si ama non significa solo stringere il suo corpo, comporta molto di più: avviene uno scambio di anime, l'una entra nel corpo dell'altro, affinché ci sia una fusione dei sensi. In quel momento i cuori entrano in comunione, creando la giusta sintonia e tutto quello che accade per l'uno
accade perfettamente nell'altro.
Necessitiamo di amori che non si limitino a farci trascorrere il tempo, ma lo fermino, lo congelino, con tutte le sue emozioni e tutte le sue passioni.
Nella vita non si può avere tutto, essere sereni deriva dal riconoscere che non dipendiamo da quello che desideriamo, ma solo da ciò che veramente è necessario.
Da quando ho desiderato avere una compagna, mi sono accorto di aver sposato la solitudine!
Nessuno potrà mai estrapolare ciò che si racchiude nel profondo della vostra anima, chi giudica è un cieco che tenta di descrivere le cose che non vede!
Mi spaventerebbe non la solitudine su questa terra, ma la terra nella solitudine dello spazio!
Tu alberghi nelle mie più vibranti emozioni.