Scritta da: C. De Padua Visconti
Lei ragionava con gli occhi. Il suo un linguaggio di sguardi; gioie e dolori espressi in lacrime!
Composta sabato 16 marzo 2013
Lei ragionava con gli occhi. Il suo un linguaggio di sguardi; gioie e dolori espressi in lacrime!
Rosa selvatica fra spine di rovi io colsi coi graffi di sangue.
Lascia che i corpi siano sconosciuti, ma le anime no si amano già da molto!
Danzi nei miei pensieri e mi stringi i fianchi nei sogni, sei una costante presenza, la tua anima sorveglia le mie notti insonni!
Adesso m'incalanerò nei meandri dei sogni, porterò a spasso la mia anima in luoghi segreti, viaggerò nello spazio e nel tempo smisurato, accarezzerò le stelle sperando di toccare quella più adatta a me, allora planerò su di essa e brucerò le mie ali, lì amerò colei che mi aspetta!
Spesso immagino la mia vita senza te, è come vivere un incubo, alberga in me un gelosia occulta che fa di te una parte di me imprescindibile.
Come acque che s'infrangono su irremovibili scogli; invano t'ho amato, cuore di roccia cuore di ghiaccio, nulla ho potuto se non ferirmi!
Ma se fosse il destino, per quanto buono a guidarmi nel viale della tua anima, soffrirò per il tempo speso a rimpiangere l'amore che avrei dovuto da sempre porgerti, e quando ci completeremo? Quando il fato deciderà di farci abbracciare, di farci amare, quando dimmi amore mio? Vivrò di un amore razionato dal tempo e dalla distanza? Mi abituerò all'idea di amarti cosi, perché sei anima nell'anima mia.
È tramontata la luna, e le pleiadi; e la notte è a metà, ed il tempo trapassa, ed io ti aspetto in solitudine.
Perché tu mi sei apparsa come un miraggio, in veste d'amore hai dato energia alla mia anima, perché io benché non ti abbia mai vista è come averti sempre conosciuta.