Scritta da: Daniele
Avevo un divieto di accesso nella mia testa, e lei era la classica persona che non rispettava la segnaletica.
Composta lunedì 13 luglio 2015
Avevo un divieto di accesso nella mia testa, e lei era la classica persona che non rispettava la segnaletica.
A fotterti sono gli stessi, pezzi di merda per cui potevi farti fare a pezzi.
Quando si perde qualcosa, si fa di tutto per farla apparire uno schifo.
Questo è un mondo scomodo, ecco perché siedo nei sogni.
La verità è una puttana con cui pochi vanno a letto.
Tra gli sguardi pieni di falsità, i sorrisi sono veri solo per metà.
Immaginate quante persone non avete conosciuto e con quante di esse non avete nemmeno parlato! Con quante il vostro sguardo si è incrociato, per poi perdersi l'istante dopo. Che sia in un treno o passeggiando in un parco, immaginate con quante persone non avete fatto l'amore. Pensateci bene quando affermate con quella inaudita convizione d'amare qualcuno.
Se questa vita è un treno, sono io quello che assegna i posti!
Non si può essere profondi con chi soffre di vertigini.
La quotidianità ci sta uccidendo un po' alla volta. Vivere ogni giorno lo stesso giorno è come mangiare la stessa identica cosa fino ad averne la nausea. Viviamo in un loop, in un loop, in un fottutissimo loop!