Scritta da: Donatella
Se mi chiedono "come stai?" Rispondo: "Bene!", perché penso "c'è sempre qualcuno che sta peggio di me!"
Composta lunedì 22 febbraio 2010
Se mi chiedono "come stai?" Rispondo: "Bene!", perché penso "c'è sempre qualcuno che sta peggio di me!"
Essere schietti e sinceri?
Dire sempre come la pensi?
Anche se lo fai nel pieno rispetto di ogni individuo, le persone hanno paura di te e scappano a gambe levate.
Morale?
Alle persone piacciono gli ipocriti e i falsi, basta che gli fai un sorriso ed un complimento... e te li compri!
Una noia mortale!
Voglio i confronti... quelli che ti fanno sentire viva!
A volte gli uomini si accorgono di avere al fianco una moglie che è una donna con la d maiuscola...
solo quando qualcun altro cerca di soffiargliela.
Se tutti conoscessimo quanto tempo e sudore ci vogliono per fare anche il più piccolo spillo, prima di buttarlo o di sprecarlo, lo tratteremmo con maggiore rispetto.
Mandate un sms per i bambini che muoiono di fame!
Mandate un contributo per il terzo mondo!
Mandate un bonifico per i vaccini in Africa!
Ma i soldi a chi vanno?...
Iniziamo a capire come funziona, iniziamo a fare qualcosa in prima persona e per lavarci la coscienza non accontentiamoci ad un sms riducendo a 10 secondi del nostro tempo il nostro impegno delegando qualcuno che paga qualcun altro per far fare eventualmente qualcosa.
Basterebbe iniziare ad aiutare chi usa giorni, mesi del suo tempo per andare da chi ha bisogno, e credetemi non sono alieni introvabili ma gente comune e sono veramente tanti.
A volte è più vera l'amicizia di quelle persone che si vedono raramente, che quella di persone che abbiamo accanto ogni giorno.
Amico è colui che sa donarti un sorriso senza chiedere niente in cambio, e sa rispettare le tue idee anche se ti manda a quel paese.
In quella notte
dove il dolore era padrone
la paura era regina
distesa su quel divano
sentii quelle forti mani,
ruvide,
nodose,
inconfondibili...
che mi prendevano le mie
e mi sollevavano.
Nessuno era difronte a me
eppure la presenza era forte
tangibile
e un sussurro veniva dal nulla
quella voce che mi diceva
"forza ce la farai"...
eri tu.
Grazie papà.
Mia madre non aveva studiato
proveniva da un'umile famiglia di contadini
ma l'onestà
la grazia
la calma
la saggezza
erano personificate in lei.
Non si risparmiava per nessuno,
non diceva mai non posso,
ma faceva tutto il possibile.
I segni sul volto,
sulle mani,
le spalle curve,
erano i segni non della fatica
ma di quanto riusciva a dare ai suoi figli.
Le parole che mi ripeteva:
"una madre finché può dare ai suoi figli non si risparmia mai...
dopo Dio solo provvederà".
Puoi essere la persona più colta di questo mondo
ma certe cose se non le possiedi in te
non le potrai mai avere.
C'è chi si nutre del tuo amore per poi donare il suo a qualcun'altro.