Scritta da: Enzo Di Maio
Posso vedere, posso parlare, posso pensare. Del sorriso mi è rimasto solo un debole lontano ricordo.
Composta domenica 24 gennaio 2016
Posso vedere, posso parlare, posso pensare. Del sorriso mi è rimasto solo un debole lontano ricordo.
Solo l'orma delle mie scarpe. Cammino, ci sono ancora. Il resto lo lascio a te, a te che pensi nella vita ci sia qualcosa di più importante che viverla, non importa dove, non importa come. Un semplice respiro in più è il più grande dei tesori.
La globalizzazione? Quando bussa alla mia porta non gli apro.
L'Italia è una puttana strana, tutti se la trombano ma è sempre lei che paga.
Continuavo a leggere Prévert poi qualcuno mi disse: "apri la finestra ragazzo, fuori è giorno e quelle pagine sono state scritte ieri".
Ci vorrebbe un altro '68 ma non ci sono più sessantottini, i giovani di oggi pensano alle mutande di Dolce e Gabbana e non hanno neanche i coglioni da metterci dentro, e a noi oramai l'eskimo neanche entra più.
Vivo, penso, parlo e nessuno mi impedirà mai di farlo.
Saluta una persona e il tempo di girarti le spalle non si ricorderà più di te. Mollagli un vaffanculo e sarai per sempre in cima ai suoi pensieri.
Sognavo una vita da poeta, non ho vissuto un solo giorno senza spada ed armatura.
Questo mondo ci costringe ad essere tutti attori, per sopravvivere ci camuffiamo in ciò che in realtà non siamo.