Scritta da: Erika Mancini
Rispettami, leggimi. Sono una donna da "sentire", solo così non avrò limiti.
Composta sabato 22 agosto 2015
Rispettami, leggimi. Sono una donna da "sentire", solo così non avrò limiti.
Ti stringo con la mente negli istanti senza respiro, ti bacio e ti ribacio in spazi e attimi che non conoscono tempo e confini, sei il brivido che ha percorso la mia pelle e si è saldato ai battiti del mio cuore, sei l'anima che tocca incessantemente la mia anima... l'indescrivibile.
Camminare su strade intrise di silenzio dove l'anima è accompagnata da un'armonia stridente che sconvolge il pensiero, vagare senza meta alla ricerca di note che siano l'incipit di un pezzo che non ha eguali, dove tutto sarà espressione di sé, senza riserve.
Ogni tuo respiro è una luce ineguagliabile per affrontare anche la notte più buia, ogni tuo battito è speranza perché un cuore che batte sogna di vivere, ogni tuo sorriso è il caldo e la forza che tu doni a te stesso e agli altri. Non smettere mai di dare motivo di luce e speranza al tuo cuore, di creare momenti e motivi per sorridere. Se il tutto non ti viene a cercare, vai tu incontro alla vita.
Si sciolgono i pensieri quando il cuore si risveglia bambino sull'altalena della vita e in mezzo a quel librarsi verso il cielo alleggerisco un po' le spalle e mi riscopro me stessa, una Bambina sempre più Donna, una Donna che protegge la Bambina che ha dentro.
A volte mi stupisco di quanto la mia anima scovi polvere di stelle dove imperversa il buio, e, donna bambina soffio ancora magia.
Sono umana, sbaglio, ma non conosco premeditazione e cattiveria, non ha senso l'invidia, perché semplicemente sono come sono, pregi e difetti compresi. Non sopporto le molteplici facce di chi agisce per un fine, e non giustifico i mezzi usati per arrivare, ma amo le molteplici sfaccettature dell'anima. Mi fido del mio sentire, ma so anche mettermi in discussione; non sono infallibile, anzi, ma mi accetto e con umiltà rinasco.
Non sopporto fermarmi sulla superficie, sulla prima impressione, sul sentito dire, non l'ho mai fatto perché odio l'apparenza, la superficialità. Una persona la guardo dritta negli occhi e sento, parlo ed osservo. Il corpo e la gestualità parlano più di quanto lo facciano un abito o delle parole. E dietro questo schermo? C'è vita e ci sono persone vere, le leggi tra le righe, le senti, le ascolti in tutte le loro sfumature... basta solo saper guardare.
La mancanza: attimi incessanti in una vita che corre gli istanti.
Chiudo gli occhi e ti volo dentro, passione e follia della mia anima.