Scritta da: ***Chiara***
Le donne sono belle da respirare.
dal libro "È una vita che ti aspetto" di Fabio Volo
Le donne sono belle da respirare.
Mi vengono in mente i giorni interi che ho passato sui libri per preparare un esame all'università che adesso nemmeno ricordo. Sarà servito a qualcosa? Me lo auguro, visto che erano giorni della mia vita.
Lei per me è stata una casa con il tetto di vetro: posso osservare il cielo sentendomi al sicuro.
Silvia per me è come la corda del funambolo: quando sono felice ci danzo con un ombrellino colorato, e quando sono triste mi ci aggrappo.
Lo spazio di un errore, è uno spazio di crescita.
Siamo stati buttati fuori da noi stessi e non possiamo prendercela con nessuno, se non con noi stessi.
I giorni passavano e io, uscivo lentamente dalla storia con Micaela. Strisciando. Come quando il bancomat sembra non voglia ridarti la carta e la fa uscire a fatica. Io ero così.
Girando sempre su se stessi, vedendo e facendo sempre le stesse cose, si perde l'abitudine di esercitare la propria intelligenza e lentamente tutto si chiude, si indurisce, si attrofizza come un muscolo.
Michela era ovunque, nelle briciole di pane schiacciate a tavola dopo cena, dentro il secondo silenzioso, dopo una risata, nel giro lento della ruota della bicicletta quando la portavo in spalle su per le scale, Michela era un pensiero erotico mentre bevevo il caffè.
Mi piacciono quelle stagioni in cui quando passeggi cerchi il sole, in cui se c'è un lato della strada all'ombra e l'altro con il sole attraversi la strada per sentirlo. Molto meglio di quando passeggi d'estate e attraversi la strada per evitarlo.