Scritta da: Claudio Trapanese
I buoni sono tali perché non sono capaci di essere malvagi.
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I buoni sono tali perché non sono capaci di essere malvagi.
Io offro me stesso al mio amore, il prossimo mio come me stesso! - così sentono di parlare tutti coloro che creano.
Tutti coloro che creano - però - sono duri.
"Vuoi accattivarti la sua simpatia? Mostrati imbarazzato davanti a lui".
Solo gli animali più acuti e attivi sono capaci di provare noia. Un tema per un grande poeta sarebbe la noia di Dio il settimo giorno della creazione.
Il dotto, l'uomo di scienza medio, rispetto a un genio, e cioè a una creatura che o genera o partorisce, nel più ampio senso di ambedue i termini, ha sempre qualcosa della vecchia zitella: come questa infatti non se ne intende di questi due preziosissimi doveri dell'essere umano.
Tutta la bellezza e la magnificenza che abbiamo prestato alle cose reali e immaginate, io voglio rivendicarla come proprietà e opera dell'uomo: come la sua più bella apologia. L'uomo come poeta, pensatore, Dio, amore, forza; ammiriamo la sua regale generosità, con cui ha fatto doni alle cose per impoverire se stesso e sentirsi miserabile! Finora il suo maggiore disinteresse fu questo, che egli ammirò e adorò e seppe nascondere a se stesso che egli stesso aveva creato ciò che ammirava.
Ciò che un uomo è comincia a venir fuori quando il suo talento diminuisce - quando egli cessa di mostrare quel che sa fare. Il talento è anche un ornamento; un ornamento è anche un nascondiglio.
-Se a voi piacciono questi nostri frutti?
-Ma che cosa gliene importa all'albero? Che cosa ce ne importa a noi, a noi filosofi?
Le posizioni estreme non sono seguite dalle moderate, ma da opposte posizioni estreme.
Il deserto cresce; guai a colui che cela deserti dentro di sé!