Io offro me stesso al mio amore, il prossimo mio come me stesso! - così sentono di parlare tutti coloro che creano.
Tutti coloro che creano - però - sono duri.
Composta domenica 17 aprile 2011
Io offro me stesso al mio amore, il prossimo mio come me stesso! - così sentono di parlare tutti coloro che creano.
Tutti coloro che creano - però - sono duri.
Grandezza è il bisbiglio a se stesso del saggio, in pieno mercato.
Chi volesse imparare a volare, deve prima imparare a: a camminare, e andare e saltellare.
Il volo non si impara a volo.
Troppo frettoloso è il solitario, nel tendere la mano a colui che incontra.
Stato, è dove il lento suicidio di tutti è chiamato vita.
Da solo tu vai sul cammino dell'amante: tu ami te stesso e perciò ti disprezzi, come solo gli amanti sanno disprezzare.
Creare vuole l'amante, perché disprezza!. Chi sa che cosa è l'amore, se non è stato costretto a disprezzare ciò che amava!.
Và nella solitudine, fratello, con il tuo amore e con il tuo creare
solo in seguito la giustizia ti seguirà zoppicando. Và con le mie lacrime nella tua solitudine fratello. Io amo colui che vuole creare al di sopra di se e così perisce.
Uno ha sempre torto, ma due hanno ragione.
Chissà quante generazioni dovranno trascorrere per produrre
alcune persone che riescano a sentire dentro di se ciò che ho fatto!.
Io sono una selva e una notte di alberi scuri, ma chi non ha paura delle mie tenebre troverà anche pendii di rose sotto i miei cipressi.
Chi un giorno imparò a credere senza ragioni,
chi potrebbe confutarlo con delle ragioni.