Scritta da: Gennaro Cavaliero
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Quando si ha voglia di gridare al mondo, ma l'urlo rimane in gola, quello che si deve temere è l'eco delle cose non dette.
Composta giovedì 25 agosto 2022
Quando si ha voglia di gridare al mondo, ma l'urlo rimane in gola, quello che si deve temere è l'eco delle cose non dette.
In questo labirinto che chiamiamo vita e che percorriamo, sentendoci un po' Teseo e un po' Minotauro, alla ricerca di un'Arianna che non ci ha mai chiesto di essere salvata, e ce lo dimostra, tagliando il filo del gomitolo che avrebbe dovuto salvarci, entrambi.
Due animi timidi che si incontrano si fanno forza a vicenda.
È un bel posto in cui rifugiarsi, il passato. Ma cosa si ottiene a rinchiudersi in una cella ben addobbata?
È un bel posto in cui nascondersi, il passato. Nessuno viene a disturbarti.
È un bel posto, il passato, ma quando sorrido, è perché sto guardando avanti.
Prima nelle stelle cercavo le risposte, adesso cerco le domande.
La gente sugli spalti è accorsa numerosa per sostenervi secondo la televisione. In realtà sono accorsi numerosi per sostenere loro stessi. La speranza di poter urlare, quando fate goal, è la speranza di poter cacciare via tutti i vostri pensieri negativi. Non credete che sul gol di Grosso in semifinale non abbiate eliminato i problemi di ogni italiano? Non credete che si siano ripresentati sul rigore di Zidane, per poi scomparire di nuovo sul rigore di Grosso?
Regalate un'altra notte agli italiani che dopo quello che hanno passato e che passeranno se lo meritano, fateci dimenticare per una notte di essere semplicemente un Luigi Delle Bicocche, ricordateci di essere italiani.
Ci sono persone che chiamiamo disabili o diversamente abili perché sono stati sfortunati dalla nascita. Alcuni di noi provano a farli ambientare e trattarli come persone normodotate. A me non piace chiamarli con tutti questi nomignoli. Io li definisco persone e spesso amici. Li chiamo per nome. E quando parlo di loro in generale amo definirli come mi ha insegnato uno di loro: abilmente diversi.
Spesso ciò che rende felice un viaggio è proprio il ritorno a casa. Ma non perché il posto che si visita sia meno bello del posto in cui viviamo quotidianamente o perché il viaggio spesso è stressante quanto stancante. Ma volete mettere la gioia di ritornare nel posto che chiamiamo casa? Ritornare alla vita quotidiana con una storia da raccontare, quella, per l'appunto, del nostro viaggio?
Ero entrato in un tunnel, certo, un tunnel ben illuminato, ma era pur sempre un tunnel.
Sei il goal al 90°, sulla respinta del corner, quando tutti stanno andando via. Sei la palla recuperata che si dirige verso il pubblico, quando l'avversario sta già esultando. Sei il tiro disperato, in extremis, che sbatte nel tabellone e gira sul ferro, prima di cadere nel canestro. Sei la palla che ho raccolto, prima di iniziare a correre, mentre tutti cercavano di placcarci ma, senza perdere l'equilibrio, ho resistito, fino a quando, superato l'ultimo ostacolo, ho raggiunto la meta, con te.