Scritta da: Gigliola Perin
Feci l'amore con la tua anima, amai lei ancor prima del tuo corpo!
Composta lunedì 9 dicembre 2013
Feci l'amore con la tua anima, amai lei ancor prima del tuo corpo!
Noi che vediamo eppur taciamo, sentiamo e coltiviamo in quegli spazi di tempo dove incateniamo le nostre anime tra amore e parole. Silenti in un mondo dove chi crede ad un'emozione regala l'utopia di un battito di tamburo, che fa tremare ancora le corde dimenticate di un cuore malato di solitudine!
Che strana la mia vita, eppure un mio sorriso ha portato il sole nel suo viso.
Potrai nascondere in un cassetto della mente tutti i ricordi che vorrai, ma non potrai mai fuggire dal sapore che la vita ha stampato sulla tua pelle.
È bello credere alle tue parole, sono sogni e speranze. Sentire il tuo profumo sulla mia pelle, sentire il tuo respiro unito al mio ed i tuoi sussurri parlare d'amore.
Con il tempo smetti d'illuderti perché comprendi che l'amore ha due strade che s'incontrano, camminano vicine, toccandosi. Distanti ma unite. Ecco, questo è l'amore: a due cuori, ma molte volte comprendi quando diviene a senso unico ed è allora che volgi lo sguardo al tuo fianco e vedi quella strada vuota, tu continui a camminare con la speranza nel cuore e speri che ti raggiunga ma ad ogni passo noti che le linee s'allontanano sempre più fino a quando i tuoi occhi non sfiorano più i suoi. Quello è l'attimo in cui gli sussurri: tu resterai importante per me, gli dirai addio con il sorriso sulle labbra e la morte nel cuore, ma troverai il coraggio di lasciarlo andare chiedendogli solo di non dimenticarti.
E mentre il cielo muta, il mio cuore gela.
Ed è finito tutto così, con una lite, con parole che hanno gelato il sangue. Finito senza nemmeno guardarsi negli occhi, con un semplice sms. Da adesso basta, io e te chiuso. Ed ora addio. Questo siamo. Ti ringrazio solo di ciò che porterai con te. Il mio cuore e la mia anima non è più mia ma tua. Trattale bene perché non me le potrai più ridare indietro, resterò solo un contenitore vuoto per l'eternità.
Un dono unico e raro che ho perso nel cammino in quella strada che si chiama vita.
Io sarò il tuo spartito. Tu la mia musica.