L'amore ti ruba qualcosa, quando non ce l'hai. Ed io non potrei mai farmi indicare la strada. Forse una stella amica lassù nel cielo. Perché non è la rabbia che può guidare un uomo a ritrovare sé stesso. Il rancore non cambia mai nulla. Puoi provare mille e una volta a crederci, ma il cuore ti farà stare fuori da sé. Potrai solo pensare all'amore credendo di ridisegnarlo, correggerlo, indossarlo. E ti sveglierai di colpo, con tutta la stanchezza di non avere nessuno al tuo fianco. Ma non ti cercherò tra la gente, né cambierò la mia tendenza di non cercare l'opportunità. In fondo è la vita che brucia la felicità o forse soltanto non ti fa capire le parole di chi se ne va senza dire nulla. Mi convincerò di essere stato favorito dalla fortuna per averti comunque incontrata. In questi giorni pieni di tempo che credono in un futuro che non c'è.
Sei giunta in anticipo al mio destino, come il sangue necessario alla vita. Come un sogno che si è già rivelato. E non saprei cos'altro donarti, se non pensare a quanto mi piace camminare per la strada del centro insieme a te, progettando quello che sarà di noi. Trattenendo il presente così nostro. Perché tu sei quel mio cuore abbandonato che non volevo più dare a nessuno. E che hai raccolto da terra. Sono felice di sentirti così tanto mia, da intuire il tuo respiro. Un respiro che regala vita alla mia vita. Come un bimbo sarò, nella mia fragilità di te. Come l'amore che non sa spiegarsi il perché si rimane accecati da un casuale sguardo. E arriva sempre l'attimo in cui ci si sceglie o forse è solo l'amore che lo fa per noi.
Se penso a quanto amore, forse potrei esser certo di non tradire mai la mia realtà. Se penso ai giorni passati senza te, son certo che non potranno rendermi dissonante. Ma la lontananza è un riflesso di noi che ci allontaniamo. E il distacco non chiede mai di rimanere come prima eravamo. Indosserò il mio vestito migliore per arrendermi alla vita ed ai tuoi occhi che non abbassano lo sguardo. Se stiamo alla finestra dell'addio e se ci sentiamo così storditi è perché sappiamo che non potremo riprovarci più. Non avremmo dovuto dimenticare mai ciò che siamo, ciò che siamo quando eravamo insieme. Anche se non si può essere assoluti, senza attraversare e risolvere i propri demoni. La luce si è spenta e sono solo. A volte si ha bisogno di vedere. Non solo l'oltre. Tu sai che ho una grande speranza di te. E non ci sono sogni, senza la speranza.
Ricorda la notte, quando il silenzio ci impone la quiete e gli occhi indagano. Ricorda la notte, quando i nostri baci assumono un valore infinito, una perdita di quota, un aumento del cuore. Di notte. Siamo noi. O il nostro sogno.
Quante sconfitte, nel difendersi dal cuore. Nelle trasparenze da non rivelare, per trovare un poco di autenticità. Nella mia vita così disorientata, voglio una luce nuova. Quando ho voglia di nascondermi, tra le tante persone nel mondo ci sarà qualcuno come te. Se mi troverò ad incedere nella notte o se ti parlerò nella leggerezza di un alito di vento, starò così bene dentro al tuo sguardo da non esigere nulla di più. Sappi che io, non ho mai parlato di me. Io che con le parole ho sempre voluto ma non ho dato mai. Ma la sensazione che ho sempre avuto per te, sono come le stelle nel cielo che indicano la strada... solo una mia imprudenza se mi invento e tu non mi vedi. Ma ci sarà più consapevolezza e amore, se questa sera tu resti con me a qualche occhiata dal cuore.
Quanto sono stato sciocco, nel pensare a te. Nel pensarti come una donna qualunque. Canto il tuo nome, perché ogni trepidazione è in ogni lettera che lo compone.
Nell'immaginario comune si deve dare un senso alle cose e alla propria vita. Ed è proprio quando si vive così a lungo sulla stessa riva della propria anima, che non si può arrivare ad attraversarla. Ma c'è sempre una possibilità. Che un destino altruista possa rivelare un'empia alleanza tra due cuori, che non vogliono mai più dirsi addio.
Ed ora i colori dell'autunno sono così forti dentro me, come non esistessero altre stagioni, nessun passaggio del sole a nessun altro equinozio. Non avrei pensato e non avrei immaginato. Mai. Quanto quel giorno sarebbe contato nella mia vita. Se chiudo gli occhi ti vedo ancora bella e sconosciuta, ma frattanto così familiare come un profumo già sentito. Senza nessuna meta ed inconsapevolmente siamo capitati lì, dove conversando di niente ci cadevano i sogni sul cuore. E portoni si aprivano in un paradiso da dividere insieme. Forse non è stato un caso incontrare poi le tue labbra, come una conseguenza alla naturale circostanza di noi. Come un'assurda combinazione che apre il più antico forziere. E con gli occhi ci attraversavamo, sentendo i martellanti cuori. Oggi, dopo così tanto tempo, quel giorno è ancora vivido e luminoso. Come un sogno che non si può dimenticare.