Scritta da: Giovanni Battista Quinto
La vita è simile ad un torrente vorticoso o lento che chiude definitivamente il suo tragitto, spazzato via da un fiume impetuoso o accolto con delicatezza nelle acque tranquille d'un lago.
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La vita è simile ad un torrente vorticoso o lento che chiude definitivamente il suo tragitto, spazzato via da un fiume impetuoso o accolto con delicatezza nelle acque tranquille d'un lago.
L'amicizia è una condizione mentale ben poco "razionale", se vissuta con egoismo e superficialità.
L'esperienza più dolce e gratificante da assaporare oltre la vita terrena è il restar per sempre impressi nel sorriso di chi ci ha amato e continua a farlo.
La violenza è la virtù dei deboli, dei frustrati, di chi si sente inferiore e vorrebbe apparire a tutti i costi superiore.
L'uomo integerrimo ha un'unica condanna, ma molto pesante: è destinato a camminare per sempre in solitudine.
Chi ti ama gioisce portandoti nel cuore; chi ti odia s'affanna arrovellando inutilmente il pensiero.
S'è persa l'abitudine di sognare, perché in un mondo ipertecnologico l'assenza di valori accresce nei cuori per dar spazio a superficialità ed inadeguatezza, a vizi e fantomatiche virtù, a scarsa educazione nonché a presunzione totale come unico disvalore che va contro Gesù.
Possa regnare la pace nei cuori; possa l'amore gioir nel signore; e un canto soave scacciare ogni male, le guerre interiori dell'uomo egoista, del gran condottiero ostile e sleale. Via le guerre! Evviva la pace.
Evita l'individuo che si gonfia e s'impettisce come una Emoticon di Messanger.
Il cammin della vita dovrebbe lasciar trasparire una vivace crescita interiore nei più; ma sembra quasi che l'evoluzione della tecnologia sia involontaria artefice d'una involuzione patetica nonché spropositata della specie umana.