Scritta da: Marica P.
in Frasi & Aforismi (Amore)
Non so come hai fatto, hai dipinto il buio.
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Non so come hai fatto, hai dipinto il buio.
Mi chiedi "come stai?" e finalmente lo ammetto "male", mi guardi tutta e dici "non sembra", "tanto tu sei forte, sei saggia", si, io sono forte, sono saggia, "tu non ce l'hai il cuore come tutti gli altri", già, io non ce l'ho il cuore come tutti gli altri, perché io ne ho uno solo di cuore, gli altri ne hanno almeno uno per ogni occasione.
"Ma, se dico le bugie, Dio non se la prende?" "Dio se la prende se ti scordi di essere felice"
Ci sono quelli che vorrebbero essere uccelli, per vedere cosa c'è al di sopra delle nuvole, per bere ossigeno puro.
Io non sono nata uccello, sono nata grillo: ho volato a metà, sono stata un attimo in aria e l'attimo dopo a terra, mezzo salto e mezzo volo. Meglio così, non bisogna fare l'abitudine al cielo.
Sorrideva poco perché non le riusciva bene, per sorridere bene bisogna essere allenati.
Adesso so che ogni volta che non ho chiesto a una persona "guardami per intero e sta' attenta, quando mi fai una carezza accarezzi di me anche questa polvere, quando mi offendi offendi di me anche questa ferita", è stato per lasciare quella persona libera di accarezzare e offendere: non c'era altra soluzione per conservare il contatto e restare insieme.
E io mi chiedo: quante mani si devono posare sulle ginocchia di una donna, quante, prima che si alzi di scatto e resti, quanti nomi vanno urlati prima di ricordarne uno.
Ci sono laghi e fiumi e il Gran Canyon da vedere, ma io voglio esplorare la fossetta che hai ai lati della bocca.
Due ombre si tolgono le scarpe e camminano a piedi nudi, sentono il solletico dell'erba fresca tra le dita. Camminano, senza luce, senza parole, senza sentiero. E ogni passo è un rischio. Ma, a volte, è così bello rischiare.
Parlavamo poco, mi guardava spesso. Mi convincevo che non guardasse me, che puntasse gli ori che avevo indosso: mi aiutava a tenere le distanze. Dovevo reprimere l'istinto di prenderlo sottobraccio, ridere, scherzare, parlare con lui, lui che era così simile a Sofia, veniva dalla stessa terra di contraddizioni, inciampava sugli stessi accenti. Dovevo reprimere l'istinto di dirgli "bentornata".