Scritta da: Giuseppe Catalfamo
La condizione dopo la morte è la stessa del prima di nascere.
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La condizione dopo la morte è la stessa del prima di nascere.
Ebbene sì, lo ammetto, ho tutti i difetti del mondo.
Ho un solo pregio: ho sempre ragione.
Genova proclama: meglio un gay pride che tre G8.
Se hai terrore fuggi.
Se hai paura urli voltando le spalle.
Se hai timore svisceri agitandoti.
Se taci e sei "freddo" il coraggio è tuo.
21 Dicembre 2012, Armageddon, l'inizio della fine del mondo!
Niente di nuovo.
Il mondo finisce ogni giorno, ogni ora, ogni minuto,
negli occhi d'una donna violentata o picchiata,
negli occhi d'un bambino sfruttato o vittima di pedofili,
negli occhi d'un anziano abbandonato.
"Virtual Earth" "Google Maps" satelliti che riflettono fedelmente immagini lontane migliaia di chilometri.
Ce la fate a mettere un chip in uno specchio che quando mi faccio la barba non devo pensare qual è la destra?
Ma soprattutto dove quando leggo "Aznalubma" non devo pensare d'essere in Iran.
Quando un maschietto apostrofa una signorina con l'epiteto "zoccola" è certo che lei a lui non l'ha mai data... e neanche prestata.
Straordinario l'uomo nel lavarsi la coscienza.
Anni fa col plotone d'esecuzione un fucile su 5 era caricato a salve.
Oggi gli basta il 50%. Le iniezioni letali sono 2.
Mia madre,
la cascata delle Marmore.
Mio padre,
"Stretto" nel mare fra coppola ed onore.
Il mio primo respiro,
dove il sugo non si cuoce.
Indosso lo Stivale come fosse mocassino.
Meglio lavarsi il culo che i denti.
Tanto sempre quello cercheranno di farti.