Scritta da: Giuseppe Donadei
Che strana la speranza. A volte è la cura altre volte la malattia.
Composta venerdì 7 dicembre 2012
Che strana la speranza. A volte è la cura altre volte la malattia.
Viviamo pensando che la vita prima o poi debba cominciare. Ti trovi davanti ad un problema e dici "lo risolvo e poi andrà tutto bene", hai un debito da estinguere e dici "finisco di pagare e poi tiro una boccata d'aria" "oggi è lunedì non vedo l'ora che arrivi il week - end", "stringiamo i denti tanto tra un po' arrivano le vacanze"; e intanto il tempo passa e noi crediamo che si possa vivere solo negli intervalli. Ma perché non riusciamo e renderci conto che la nostra vita è cominciata il giorno in cui qualcuno con un camice bianco ci ha dato uno schiaffo e abbiamo pianto e che da quel giorno in poi ogni attimo è stato e sarà vita compresi gli ostacoli da superare e le lacrime da versare. L'attesa della vita è vita sprecata e a consumarsi ci pensa già da sola.
Non ti fidare di quelli che ti dicono solo quello che vuoi sentirti dire perché chi ti vuole bene ti dice anche quello che non vorresti mai sapere.
A quelli che sanno guardare solo avanti, a quelli che quando cercano di esprimere un pensiero ne stanno pensando già un altro, a quelli che amano la sfida più della vittoria, a quelli che sono eternamente trasportati dal desiderio, a quelli che non si accontentano, a loro non è destinata la felicità.
Tornare nei posti dove sei stato felice non è mai facile, rimanerci è tremendamente difficile.
Ci sono cose di cui hai bisogno e le cerchi. E poi ci sono cose che trovi e scopri di averne bisogno.
Se hai bisogno di qualcuno a cui raccontare i tuoi problemi, cerca di scegliere la persona giusta perché alla maggior parte della gente o non gliene importa niente o è felice che tu abbia dei problemi.
Il vuoto assoluto? Quando le parole restano solo parole.
Ci sono due tipi di persone: quelle con le quali è inutile spiegarsi e quelle che capiscono anche il tuo silenzio.
Siamo esseri umani, non scegliamo noi chi amare.