Scritta da: Clocci
in Frasi & Aforismi (Libri)
Il tempo del mio pensiero è mio, e sono libero di impiegarne quanto voglio.Commenta
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Gil-galad sugli Elfi soleva regnare:Commenta
Tristi cantano ora i menestrelli
I giorni ancor liberi e belli
Del suo regno tra i Monti e il Mare.
La sua lancia era aguzza, la sua spada tagliente,
E da lungi il suo elmo splendeva possente.
Migliaia di stelle che in cielo raggiavano
Nel suo scudo d'argento si rispecchiavano.
Ma mille anni fa egli cavalcò via,
E nessuno oggi sa dov'egli adesso sia;
E la sua stella cadde nelle tenebre profonde,
A Mordor dove la cupa ombra si diffonde.
C'erano guai giù a sud, e apparentemente gli Uomini che avevano percorso il Verdecammino erano alla ricerca di terre ove potessero trovare un po' di pace. I Breatini erano gente simpatica e comprensiva, ma palesemente non molto disposta ad accogliere un gran numero di estranei nel loro piccolo paese. Uno dei viaggiatori, un tipo strabico e dall'aspetto malaticcio, prevedeva che un numero sempre crescente di persone sarebbero emigrate verso nord nell'immediato futuro. "E se non si farà loro un po' di posto, se lo faranno da sé. Hanno anche loro il diritto di vivere, come gli altri".Commenta
Fredda la mani e il cuore e le ossa.Commenta
Freddo anche il sonno è nella fossa:
Mai vi sarà risveglio sul letto di pietra,
Mai prima che muoia il Sole e la Luna tetra.
Nel vento nero le stelle anch'esse moriranno,
Ed essi qui sull'oro ancora giaceranno,
Finché l'oscuro signore non alzerà la mano
Sulla terra avvizzita e sul mare inumano.
Gli alberi e le erbe e ogni cosa che cresce o che vive in questa terra non hanno padrone.Commenta
Esile più di un salice! Più limpida dell'acqua! Più brillante di un lume!Commenta
O giunco chinato sul lago! O dolce Figlia del Fiume!
Tu sei estate e primavera, e poi nuovamente estate!
Tu delle fronde le risa, e brezza sulle cascate!
Addio a voi, mio atrio e mio caro braciere,Commenta
Il vento può soffiare e la pioggia cadere
Ma prima della rugiada, che l'alba fresca bagna,
Noi marcerem pei boschi e sull'alta montagna.
A Gran Burrone, ove sono gli Elfi intenti all'opre,
In radure che un fine velo di nebbia ricopre,
Arriverem attraverso lande deserte e brughiere,
E da lì poi dove andrem, nessuno può sapere.
Davanti a noi i nemici e dietro lo spavento,
Il nostro letto sarà sotto il cielo e nel vento,
Fino al gioro in cui con la stanchezza in volto,
Il viaggio sarà finito, e il compito svolto.
Dobbiamo andare! Dobbiamo andare!
Prima che l'alba incominci a spuntare!
O voi che entrate nel paese oscuro,Commenta
Non disperate! Benché d'aspetto a volte cupo e duro,
Ogni bosco finisce,
Ed il sole apparisce:
Il sole dell'alba, il sole del vespro,
Il giorno che nasce e che muore grandioso,
Poiché il bosco svanisce a ovest o a est...
O! O! O! Ho bisogno del nettare dal bel coloreCommenta
Per guarire il mio cuore e annegare il mio dolore.
La pioggia può cadere e il vento soffiare,
È lunghissima la strada che mi resta da fare,
Ma sotto un grande albero io mi riposerò
E le nuvole veloci passare guarderò.
Canta! Perché il bagno sul finir del giornoCommenta
Sai che laverà via il fango più immondo!
Pazzo è colui che si rifiuta di cantare;
Dell'Acqua Calda non vi è piacer più salutare!
Dolce è della pioggia che cade intorno il suono,
E del ruscel che scorre dal colle al pianoro;
Ma meglio della pioggia e dell'impetuoso torrente,
È l'Acqua Calda di un fango fumante e bollente.
D'acqua fredda il bisogno noi risentiamo a volte
Per cavare la sete e procurar sollievo;
Ma in questi casi è meglio di Birra una botte
E giù per la tua schiena Acqua Calda a dirotto.
Bello è veder l'acqua zampillare
E da una fonte limpida al sole scintillare,
ma suono di fontana non sarà mai sì piacevole
Come dello sguazzar nell'Acqua Calda il rumor allettevole!