Scritta da: superelenuzza5
Non credo che a Dio gliene freghi qualcosa se io ho un cane o se una donna porta gli shorts. Gli frega se sei una persona buona.
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Non credo che a Dio gliene freghi qualcosa se io ho un cane o se una donna porta gli shorts. Gli frega se sei una persona buona.
I libri erano i Mollati supremi: li abbandoni e loro ti aspettano in eterno; se ti affezioni, loro ti ricambiano per sempre.
Dentro di noi si sono aperte delle crepe. Ognuno all'inizio è una nave inaffondabile. Poi ci succedono alcune cose: persone che ci lasciano, che non ci amano, che non ci capiscono o che noi non capiamo, e ci perdiamo, sbagliamo, ci facciamo del male, gli uni agli altri. E lo scafo comincia a creparsi. E quando si rompe non c'è niente da fare, la fine è inevitabile. Però c'è un sacco di tempo tra quando le crepe cominciano a formarsi e quando andiamo a pezzi. Ed è solo in quei momenti che possiamo vederci, perché vediamo fuori di noi, dalle nostre fessure e dentro gli altri attraverso le loro. Una volta che lo scafo va in pezzi, però, la luce entra. Ed esce.
Il dolore esige di essere sentito.
Non conta quanto forte ci si spinge, non conta quanto in alto si sale, non si potrà mai fare tutto il giro.
"Tu lo sai che cercare di tenermi a distanza non diminuirà il mio affetto per te" ha detto.
"Immagino di sì" ho detto.
"Tutti i suoi sforzi per salvarmi da te falliranno" ha detto.
La verità è che tutte le volte che sono salita in cima al SunTrust Building – compresa quella volta con te – e ho guardato giù, non ho pensato che quello che vedevo fosse di carta. Guardavo giù e pensavo che quella fatta di carta ero io. Ero io la persona leggera e facile da piegare, non gli altri. E qui sta il problema. Alle persone piace l'idea di una ragazza di carta. È sempre stato così. E la cosa peggiore è che anche a me piaceva quell'idea. L'ho coltivata, capisci cosa intendo? Perché è fantastico incarnare un'idea che piace a tutti, però non potevo essere quell'idea anche per me stessa, non sempre.
Io ero una frana e lei una fata, io ero inguaribilmente noioso e lei infinitamente affascinante. Così me ne tornai nella mia stanza e crollai sul letto, pensando che se gli altri esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato una pioggerella, lei un ciclone.
"Perché mi guardi così?" Augustus ha fatto un mezzo sorriso. "Perché sei bella. Mi piace guardare la gente bella, e poco fa ho deciso di non negarmi i semplici piaceri della vita." Poi un breve silenzio impacciato.
Margo ha sempre amato i misteri. E di fronte a tutte le cose che sono successe dopo non ho mai smesso di credere che li abbia amati così tanto, i misteri, da essere diventata lei stessa uno di loro.