Scritta da: Francesca Berretta
Non si discute per aver ragione ma per capire.
Composta giovedì 19 aprile 2012
Non si discute per aver ragione ma per capire.
La Terra è un paradiso. L'inferno è non accorgersene.
È più facile morire per una religione che viverla assolutamente.
Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po' di sé e si porta via un po' di noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa è la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.
Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera.
Il proposito che lo guidava non era impossibile, anche se soprannaturale. Voleva sognare un uomo: voleva sognarlo con minuziosa interezza e imporlo alla realtà...
Comprese che l'impegno di modellare la materia incoerente e vertiginosa di cui si compongono i sogni è il più arduo che possa assumere un uomo, anche se penetri tutti gli enigmi dell'ordine superiore e dell'inferiore: molto più arduo che tessere una corda di sabbia o monetare il vento senza volto...
Sognò un uomo intero, un giovane, che però non si levava, né parlava, né poteva aprire gli occhi. Per notti e notti continuò a sognarlo addormentato...
Nelle cosmogonie gnostiche, i demiurgi impastano un rosso Adamo che non riesce ad alzarsi in piedi; così inabile, rozzo ed elementare come quest'Adamo di polvere, era l'Adamo di sogno che le notti del mago avevano fabbricato...
Nel sonno dell'uomo che lo sognava, il sognato si svegliò. [...]
Prima (perché non sapesse mai che era un fantasma, perché si credesse un uomo come gli altri) gl'infuse l'oblivio totale dei suoi anni di apprendistato...
Non essere un uomo, essere la proiezione del sogno di un altr'uomo: che umiliazione incomparabile, che vertigine!.Andò incontro ai gironi di fuoco: che non morsero la sua carne, che lo accarezzarono e inondarono senza calore e senza combustione...
Con sollievo, con umiliazione, con terrore, comprese che era anche lui una parvenza, che un altro stava sognandolo...
Non dalla spada né dalla rossa lancia difendimi, o signore, ma dalla speranza.
La gloria è una forma d'incomprensione, forse la peggiore.
Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere.
L'arte vuol sempre irrealtà visibili.