in Frasi & Aforismi (Libri)
Due debolezze non fanno una debolezza maggiore, ma una forza nuova.
dal libro "La caverna" di José Saramago
Due debolezze non fanno una debolezza maggiore, ma una forza nuova.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
Uomini, perdonatelo, perché non sa quello che ha fatto!
Ogni persona è un silenzio.
Gesù ha avuto la sfortuna che su quello che ha detto ci hanno costruito sopra una religione.
La vittoria della vanità non è la modestia, tanto meno l'umiltà, è piuttosto il suo eccesso.
Il soldato è come chi dalla morte non vede altro modo di allontanarsi, sapendo comunque che se la ritroverà davanti una e tante volte e non volendo credere che la vita debba essere nient'altro che una serie transitoria di rinvii.
E se il cuore non ha capito, non arriva ad esser menzogna il detto della bocca, ma piuttosto assenza.
Sapere dove è l'identità è una domanda senza risposta.
È un difetto comune di dire più facilmente quello che credono che gli altri vogliano sentire, piuttosto che attenersi alla verità. Tuttavia, purché gli uomini possano attenersi alla verità, dovranno prima conoscere gli errori e poi commetterli.