Scritta da: Laura Lapietra
A volte nella solitudine si adagiano le sfumature di una melaconia senza lacrime a formare il mare della paura di non riuscire più a guardare il cielo nel cuore.
Composta domenica 22 ottobre 2017
A volte nella solitudine si adagiano le sfumature di una melaconia senza lacrime a formare il mare della paura di non riuscire più a guardare il cielo nel cuore.
Scavalcherò ogni altissima barriera, purché nelle tue braccia finirò col cadere abbracciata al volo.
In ogni tuo gesto d'amore che mi accarezza il cuor, l'essenza del suo dolce effluvio invade la mia anima ravvivando costantemente la fiamma del nostro destino insieme.
Solo tu sai farmi percepire l'eternità in quel tuo modo fugace di baciarmi l'anima, trasformando quel breve momento in una immensa emozione.
Non chiamarla rosa, se non ti pungi almeno una volta con le sue spine.
Solo se sai porti nelle situazioni di un'altra persona, comprendendo il suo stato d'animo, puoi essere un vero empatico, traducendo talvolta anche i suoi silenzi in quelle parole nascoste che solo il cuore sa ascoltare.
Alla fine vince sempre chi perde il cuore per aver amato troppo e sempre perdonato, poiché la regale corona dei malvagi appartiene esclusivamente a quei atei di sentimenti che non sapranno mai cosa sia l'amore.
In fondo si crede solo a quello che si vede, e si dà retta solo a quello che il cuor vuole.
Ci saranno giorni migliori quando la terra sarà calpestata da gente migliore.
Le assenze son posti vuoti che mai nessuno potrà mai sostituirne il posto.