Scritta da: Luca Cape
- "Questo mondo dove tutti vogliono sapere tutto di tutti."
- "Non penso gli importi nemmeno molto sapere degli altri, semplicemente usano i problemi altrui per evitare i propri."
Composta domenica 20 dicembre 2015
- "Questo mondo dove tutti vogliono sapere tutto di tutti."
- "Non penso gli importi nemmeno molto sapere degli altri, semplicemente usano i problemi altrui per evitare i propri."
Andatevi a rileggere i diari di 15/20 anni fa, andatevi a rivedere le foto, andate a vedere cosa andava e non andava, catapultatevi indietro nel tempo anche per pochi minuti. Poi tornate al quotidiano. Vi renderete conto che il tempo è l'unica cosa che è andata avanti.
Siam passati da "veni vidi vici" a "veni vidi selfie".
"Come si fa a far sfilare un bambino? Un bambino deve giocare, si deve divertire, non fare l'adulto!"
"Hai ragione, ma te come fai a mettere quotidianamente foto di tuo figlio su un social? Un bambino si deve proteggere, non condividere, il genitore deve fare l'adulto, non il bambino."
Morale: i nostri figli prenderanno esempio da noi, se seminiamo male poi non ci lamentiamo se il raccolto è preoccupante.
Perché vi sta tanto a cuore condividere le vostre vite con degli sconosciuti? Perché devo sapere tutto di voi senza che vi abbia mai chiesto niente? Perché avete sempre tempo per scrivere e mai per parlare?
Tutti dicono di credere nel karma, ma nessuno chiede mai scusa.
La verità è che oggi ciò che ci meraviglia di più è ciò che dovrebbe essere la normalità.
I telefoni non soffrono di solitudine. Diteglielo.
Un tempo si cercava il punto G, oggi si accontentano di trovare il 3G e si fanno bastare quello.
Se il solito sconosciuto ti segue per strada hai paura, se non ti segue sui social ci rimani male. Vite 2.0.