Scritta da: Klara Erzsebet Bujtor
Quello che ci rende veramente cattivi è che nessuno esamina la propria vita.
Composta mercoledì 21 aprile 2010
Quello che ci rende veramente cattivi è che nessuno esamina la propria vita.
È cosa iniqua non stendere la mano verso chi è caduto.
Le difficoltà rafforzano la mente e la fatica il corpo.
Chiunque fa del bene ad un'altro, lo fa anche a se stesso.
Omnia mea mecum porto.
Tutto quello che è mio lo porto con me.
(detto anche "All that's mine I carry with me" e "Alles trage ich bei mir, was ich besitze")
Nemo quam bene vivat, sed quam diu, curat, cum omnibus possit contingere, ut bene vivant, ut diu, nulli.
Nessuno si preoccupa di una vita virtuosa, ma pensa solo a quanto tempo potrà vivere. Tutti possono vivere bene, nessuno ha il potere di vivere a lungo.
[...] se uno ha successo, lo circonda una folla di amici, mentre rimane solo se cade in disgrazia: gli amici fuggono al momento della prova; per questo ci sono tanti esempi infami di persone che abbandonano l'amico per paura, e di altre che per paura lo tradiscono. L'inizio e la fine fatalmente concordano. Chi è diventato amico per convenienza, per convenienza finirà di esserlo. Se nell'amicizia si ricerca un utile, per ottenerlo si andrà contro l'amicizia stessa.
La vera felicità è non aver bisogno di felicità.
La lealtà comprata col denaro, dal denaro può essere distrutta.
Non est quod timeas ne operam perdideris, si tibi didicisti.
Non è il caso che tu creda di aver perso tempo e fatica, se hai imparato per te stesso.