Scritta da: Christabella del Mar
"Buongiorno, amico" a cui l'altro rispose con un ilare:
"Lo sarà di sicuro".
"Dove va di bello?"
"Vado avanti, come quasi tutti" replicò lui.
"Una logica schiacciante".
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"Buongiorno, amico" a cui l'altro rispose con un ilare:
"Lo sarà di sicuro".
"Dove va di bello?"
"Vado avanti, come quasi tutti" replicò lui.
"Una logica schiacciante".
Nessuno riesce a legare un tuono, e nessuno riesce ad appropriarsi dei cieli dell'altro nel momento dell'abbandono.
Un professionista vive solo, e per dar sollievo al corpo il mondo offre un'ampia scelta di puttane.
La memoria è la pietra angolare che sostiene tutta la mia architettura di uomo e scrittore. La nostalgia non so cosa sia, però a volte la sento, e mi piace provarla, per ciò che è stato e per i propositi che hanno avuto la possibilità di diventare realtà.
C'ho fatto l'abitudine. E poi la vera saggezza è sapere quando le cose finiscono. Soprattutto uno scrittore deve sapere quando dire basta. Non ripetersi. Perché scrivere deve essere un gesto libero e non una condanna.
Ci piaccia o no, portiamo tutti inscritta nel nostro codice genetico la meccanica della fuga in avanti.
Le mani sono l'unica parte del corpo che non mente. Calore, sudore, tremito e forza. È quello il
linguaggio delle mani.
[...] perché se li nominiamo e raccontiamo le loro storie, i nostri morti non muoiono.
A volte il vino è la manifestazione liquida del silenzio.
Tutti cominciammo a guardare in fondo al bicchiere, cercandovi le parole per riconoscere una delle verità più tristi, quella che ci insegna la cosa peggiore dei cinquant'anni, e cioè che a quell'età cominciano a morirci gli amici.