Ti voglio bene... solo tre parole ed è sorriso, è fiducia, è credere nel viaggio della vita consapevoli dei pensieri che ci sfiorano rendendoci sicuri dei sentimenti reciproci e sapere infine che mai mancheranno d'essere pronunciate soprattutto quando esse diventano necessità e conforto nella solitudine!
Quando si è bimbi non si ha vero senso del tempo, quando si è adolescenti il tempo sembra non scorrere mai, quando si è adulti ci si accorge che il tempo ha già ricordi belli e brutti, quando si è vecchi il tempo è solo quello rimasto indietro.
La violenza, figlia dell'ignoranza, veste l'uomo che crede giusto dominare in qualunque modo su pensieri opposti... al proprio. L'equilibrio delle idee non trova mai spazio se estremo è il modo con il quale si vogliono bandire soprusi prima che la saggezza del dialogo sia riconosciuta unica via per capire un pensiero.
Alla dimora del destino bussarono l'amore, la speranza, la solitudine e la morte. Chiacchierarono per un po' dei loro ruoli nella vita umana, poi prima di congedarsi l'amore disse: - io rendo felice l'uomo -; la speranza affermò: - io lo aiuto a vivere! -; la solitudine dichiarò: - io lo faccio spesso piangere! - e la morte sghignazzando concluse: - e io lo rendo "felice" di "speranza" per non "piangere" più! E il destino preso atto dei loro incarichi infine passivo bisbigliò: - così è la vita, per la quale ho il compito di comporre in essa le emozioni lungo il tempo affidato al respiro -.
Volevo incontrare parole volevo sorrisi mi accontentavo della luna ma era sempre uguale fredda, distante... Fin quando un soffio portò eco di pensieri, non erano i miei ed ero improvvisamente felice ... mi sfiorava l'amicizia.
Un brivido scosse il tempo, lo abbellì di respiro, lo rese conscio d'emozioni e desideri, ma non diede l'eternità. Questo solo fu dato alla vita: un brivido che nasce, e un brivido che muore... tra essi moltiplicati istanti per ogni turbamento di gioia o dolore a far meditare poi il pensiero del senso d'essere solo soffio in membra vitali ammaestrate solo dall'estro temporale del proprio destino.
A volte essere felici è un'emozione fugace, ma è fatto di attimi nei quali tutti i tuoi sensi sono coinvolti: Vista, Udito, Tatto, Olfatto, Gusto.
Vista: sguardi improvvisamente rapiti di occhi e ambienti; Udito: voci carezzevoli e suoni che attraggono l'ascolto; Tatto: percezioni sensibili al tocco di tenere morbidezze e forme; Olfatto: odori che inebriano e eccitano turbamenti; Gusto: sapore di cibi condivisi e infine... di baci.
Poi il cuore se ama riamato fa il resto, nella dolcezza del tempo che non tradisce e perpetua le iniziali suggestioni di completezza di quegli attimi che hanno reso felicità!