Scritta da: Erato
in Frasi & Aforismi (Libri)
Non posso rimediare agli errori commessi da uomini che morirono prima della mia nascita. È già faticoso rimediare ai miei sbagli.
dal libro "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley
Non posso rimediare agli errori commessi da uomini che morirono prima della mia nascita. È già faticoso rimediare ai miei sbagli.
"E adesso festeggiamo, vero?", chiese Paride.
"No", rispose Ettore. "Era un valoroso e un uomo d'onore. Forse era il solo in grado di tenere a freno la follia di Achille. Sono sicuro che la guerra andrà molto peggio per noi adesso che non c'è più Patroclo".
Attenti a ciò che desiderate, perché potreste ottenerlo.
Le sembrava d'essere invasa dal fuoco; ardeva del calore dell'avvertimento che divampava dentro di lei. "Nessuno dorma sotto un tetto. Il Dio squasserà la terra e gli edifici cadranno... Elena, i tuoi figli... Paride...", lo afferrò per le spalle, ma Paride la respinse bruscamente. "Basta! Ti giuro, Cassandra, ho ascoltato anche troppo le tue profezie di sventura! Ti ridurrò al silenzio con le mie stesse mani!". Le strinse le dita intorno al collo; Cassandra perse i sensi, e quasi con sollievo sentì la tenebra immane avvolgerla, mentre una grande luce le esplodeva nella mente. Le doleva la gola; la toccò con una mano tremante. Era adagiata sul selciato e la testa le doleva come se una scure gliel'avesse spaccata. Enea si chinò su di lei e disse: "Va tutto bene. Paride ha tentato di strangolarti, ma io ed Ettore gliel'abbiamo impedito. Il pazzo è lui...".
Eppure, qualunque cosa tu mi abbia tolto, verrà un giorno in cui tutti ricorderanno ciò che ho detto e sapranno che non mentivo.
"Allora ascolta", disse poi, cercando di placare il battito del cuore premendosi le mani sul seno. "Lo scuotitore della Terra ha sconfitto Apollo e sconfiggerà la città. Sentiremo la furia dell'Enosigeo più di quanto sia mai avvenuto. Non si salverà un muro, una casa, una porta, neppure la reggia".
"Zeus ci ha vietato di intervenire", rispose tristemente Atena. "Tuttavia mi ha permesso di consigliare i troiani, se ascolteranno la mia saggezza. Perché li odi tanto, Era? Sei ancora gelosa perché Paride non ti accordò la palma della più bella? Cosa ti aspettavi? Dopotutto Afrodite è la Dea della Bellezza: molto tempo fa ho compreso di non poter competere con lei. E perché dovresti curarti di ciò che pensa un mortale?"
"Allora tu, Poseidone!". L'orgogliosa Signora si rivolse al Dio del Mare, massiccio, barbuto e muscoloso come un nuotatore. "Dammi il tuo aiuto per abbattere le mura di Troia. Zeus l'ha ordinato e quindi non si sdegnerà".
"No", rispose Poseidone. "Non lo farò finché non giungerà il tempo prestabilito. So bene che non posso cospirare con una donna contro la volontà di suo marito".
Parve echeggiare il tuono quando Era battè il piede ed esclamò: "Te ne pentirai!". Ma Poseidone aveva assunto la forma di un grande cavallo bianco e galoppava lungo la spiaggia. Il trepestare dei suoi zoccoli sembrava simile allo scroscio delle onde lungo la muraglia costruita dagli Achei in riva al mare.
Cassandra si svegliò atterrita, nell'udire il suono della collera di Poseidone, e si chiese se preludeva a un altro terremoto: ma nel Tempio tutto era tranquillo, e alla fine si riaddormentò.
Prima della nascita di Paride, la regina di Troia, Ecuba, sognò di aver partorito una torcia che avrebbe incendiato e distrutto le mura della città.
La tua follia è ben più grave della mia.
Ma lei - quel dono– l'aveva avuto fin dalla prima infanzia, e il Signore del Sole non poteva toglierglielo, poiché non era stato lui a darglielo.