Scritta da: Megan Zanin
Aveva gli occhi sempre in tempesta; e lui, solo lui, riusciva a placare i suoi tormenti.
Composta mercoledì 26 giugno 2013
Aveva gli occhi sempre in tempesta; e lui, solo lui, riusciva a placare i suoi tormenti.
Libera senza remore, legata, immersa e pregna di emozioni che lasciano senza fiato, assaporo la vita ubriaca di passione.
E mi lascio invadere indecentemente, da fantasie proibite che hanno un sapore intenso. L'essenza di me.
Sfumature, dettagli imperfetti che colorano la vita.
La felicità è il sapersi accontentare di quello che si ha, e respirare tutto fino all'ultima goccia.
Lui, tuono e tempesta. Lei, emozione e disincanto. Insieme, un accordo di tasti e suoni, pelle e sensi. Una melodia che vibra sulle corde del cuore.
È il tocco, l'impronta che lasci, a fare di te terra feconda da coltivare.
Muti e indecenti pensieri, sospiri che impregnano l'aria di "voglio" e "non voglio". Vita e morte, oscurità e luce, voli pindarici di una mente contorta nella sua infernale follia.
Non cercare qualcuno che risolva i tuoi problemi, cerca qualcuno che li affronti e ne porti il peso insieme a te.
Ci sono momenti in cui riesci a vedere molto di più di quello che in realtà gli occhi vedono. Credo sia la consapevolezza di aprire gli occhi e vedere le cose per quello che sono, per quello che sono sempre state. E per quello che saranno.
Donne si nasce, non si diventa. C'è chi crede di esserlo quando invece non lo è nemmeno nella punta del dito mignolo di un piede, e chi invece silenziosamente lo è.