Ti aggiri in silenzio nell'ombra; la notte scura, che, come un morbido velo, avvolge l'infinito, non ha segreti per te. Cosa pensi, gatto solitario, mentre ti avventuri per le strade, grigi deserti d'asfalto... Sei attento ad ogni rumore, forse cerchi qualcuno, qualcuno, con cui dividere la solitudine. Piccola ombra furtiva, vorrei seguirti nei tuoi lunghi vagabondaggi vorrei sapere i tuoi pensieri profondi e poter finalmente capire cosa vuol dire essere liberi.
Come poesia che sgorga dall'inchiostro del poeta, l'amor, dal cuore mio tracima, tavolgendoti... Colto all'improvviso e trascinato nei vortici miei, senza timor, ti abbandoni alla corrente.
Come uno sconosciuto, il giorno che verrà si presenta in un filo di luce mattutina e, quando ormai, è diventato un vecchio amico, saluta tutti, scomparendo nella notte, tra le stelle.
Tu, faro nella notte, io, nave tra le onde... La luce mi indica la rotta ed approdo nel tuo porto sicuro ed accogliente... Imparerò a non avventurarmi più nelle tempeste?
Tra noi, l'infinito! Lontananza incolmabile fatta di persone, parole, chilometri... Le nostre mani si tendono cercando di stringersi, ma la tempesta di eventi si scatena, allontanandole sempre di più.
Salmastre illusioni portate dal mare si posano sulla pelle ed il cuore sussulta... Nascono amori evanescenti che per un attimo accendono la passione, poi, sfumano come il sole al tramonto.
Gli occhi si perdono tra le rotondità delle colline, appoggiate su prati sconfinati... Un fiumiciattolo, piccolo sentiero d'acqua nell'erba, scompare all'orizzonte di questo scorcio di Toscana.
Come poesia, che sgorga dall'inchiostro del poeta, l'amor, dal cuore mio tracima, travolgendoti... Tu, colto all'improvviso e trascinato nei vortici miei, senza timor ti abbandoni alla corrente.
Come uno stridere di gesso sulla lavagna, il rimorso gli perforava la mente e l'animo. Fissava la luce, che, penetrando dalle sbarre, disegnava righe alternate sul pavimento. Era uscito da quel corpo che non gli apparteneva più ed allontanandosi da quelle mani assassine, guardava l'uomo seduto a fissare il pavimento. Quello spregevole involucro sarebbe stato il suo compagno di cella... per sempre!
Un vecchio dai capelli color della neve camminava sulla spiaggia, affondando i piedi nella sabbia calda. Ad un tratto si fermò e raccolse una grossa conchiglia socchiusa, l'aprì...! Al suo interno luccicò un anello d'oro, lo stesso che molti anni prima aveva deciso di gettare in mare anziché donare al suo unico, grande amore.