Saggezza. Una mattina gelida, un vecchio autobus cigolante. Il freddo pallido in due volti anziani, contratti dalla fatica. Due vecchie si consolano, stringendo sul mento le cocche di un fazzoletto sdrucito. Una sorride e sussurra: "Adesso, a casa, un bel cappuccino bollente e un pezzo di pane. E la vita ricomincia". L'altra s'acquieta.
Saggezza: autocontrollo, lungimiranza. Echi di un catechismo: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza. Forse un appagamento esistenziale che vale l'impegno. Forse la scommessa in un incessante lavorio emotivo, con la speranza di dormire e morire in pace.
Saggezza: l'amore è il più maturo dei sentimenti. Per conoscerlo bisogna aver conquistato una buona padronanza di se stessi. Chi è padrone di sé riconosce la sterilità della sola autosufficienza e ammette quel bisogno dell'altro che culmina nell'emozione amorosa. Chi lo prova è pronto ad ampliarne i confini: oltre la relazione interpersonale fino alla filantropia; oltre il giardino di casa fino alla natura; oltre le mura domestiche verso il mondo.