Arriva di notte, accompagnata dal silenzio che circonda la mia vita. Ritorna come ha sempre fatto nei momenti più duri, si siede accanto a me e mi osserva per poi riprendere il suo posto nel mio cuore... Lei... il suo nome è Solitudine... il suo abbraccio è gelido.
Cerco in tutti i modi di non pensare, cerco in tutti i modi di stordire la mia mente per non essere costretto a pensare... ma è come fuggire, scappare dall'inevitabile realtà che torna sempre... ed è con la vita reale che bisogna confrontarsi. Che ci piaccia oppure no.
Con uno sguardo puoi dare vita ad una passione, con le parole puoi incantare un cuore, ma se non lotti per quel sogno che stai costruendo ti rimarrà solo polvere tra le mani.
Quello che realmente mi fa paura non è la morte in se stessa... non è lasciare questo mondo... prima o poi tocca a tutti... mi fà paura morire dentro... il cinismo, il non sapersi più emozionare, non sentire il cuore battere forte per qualcuno... vivere la vita di tutti i giorni senza poter alimentare la mia anima, quello mi angoscia...
Voglio amarti al mattino, quando apri gli occhi e sorridi; voglio amarti mentre canti, perché la tua voce scalda il mio cuore; voglio amarti quando sei triste, per non farti mai sentire sola; voglio amarti in ogni momento della tua vita perché io sono al mondo solo per questo.
C'era una volta... se fosse una favola comincerebbe così... cavalcherei con un bellissimo destriero verso la mia amata, con il sole negli occhi ed il vento che soffia sul mio viso.
Se fosse una favola, sarei un cavaliere che lotta contro draghi e sconfigge i nemici del regno, con compagni fidati al mio fianco.
Peccato che della favola ci sia solo la prima frase... peccato che al posto del sole ci sia solo il buio più profondo... ed anche se lotto contro tutto e tutti, rimango solo... in un eterno errare.
In fondo alla strada, l'uomo cammina lento, come se tutta la stanchezza del mondo fosse ricaduta sulle sue spalle. La testa è bassa, lo sguardo assente, si accende una sigaretta dopo l'altra, aspira il fumo con lunghe boccate e, mentre continua nel suo incedere a volte incerto, inizia a piangere, cercando di soffocare le lacrime. Non sà dove sta andando, forse lontano da questo pazzo mondo, dalla stupidità dei suoi simili, da questa vita che come una puttana ti concede attimi futili in cambio di qualcosa...
Cercare di arrivare al tuo cuore, sapendo che non vuoi, che non t'interessa. Cercare di strapparti un sorriso, sapendo che non è a me che lo vorresti donare. Cercare di capire perché, a volte, incrociamo i nostri sguardi e per un attimo, ci perdiamo insieme. Cercare tutto... e non trovare niente.