Manca poco ormai... la mia discesa nel buio più profondo, nello sconforto più totale, è quasi arrivata a destinazione. È un cammino che ti morde dentro, che ti lascia senza speranze, che ti consuma lentamente, poi verrà la rassegnazione, il sentirsi ancora una volta un corpo estraneo al mondo. Infine, la faticosa risalita, l'accantonare dei sentimenti, l'annullamento della propria anima a scapito di una parvenza di serenità, senza guardare in faccia a nessuno, fregandosene di tutto e tutti, facendo del cinismo il compagno di viaggio prediletto fino a quando il cuore tornerà a vivere, fino a quando un raggio di sole tornerà a scaldare, fino a quando un sorriso porterà la gioia.
In fondo alla strada, l'uomo cammina lento, come se tutta la stanchezza del mondo fosse ricaduta sulle sue spalle. La testa è bassa, lo sguardo assente, si accende una sigaretta dopo l'altra, aspira il fumo con lunghe boccate e, mentre continua nel suo incedere a volte incerto, inizia a piangere, cercando di soffocare le lacrime. Non sà dove sta andando, forse lontano da questo pazzo mondo, dalla stupidità dei suoi simili, da questa vita che come una puttana ti concede attimi futili in cambio di qualcosa...
C'era una volta... se fosse una favola comincerebbe così... cavalcherei con un bellissimo destriero verso la mia amata, con il sole negli occhi ed il vento che soffia sul mio viso.
Se fosse una favola, sarei un cavaliere che lotta contro draghi e sconfigge i nemici del regno, con compagni fidati al mio fianco.
Peccato che della favola ci sia solo la prima frase... peccato che al posto del sole ci sia solo il buio più profondo... ed anche se lotto contro tutto e tutti, rimango solo... in un eterno errare.
La barca è salpata, lascia il porto in una sera con poche stelle e molte nubi... non ha una meta, prende il largo in cerca di qualcosa che forse, non troverà mai... o che forse ha perduto per sempre...
Quello che realmente mi fa paura non è la morte in se stessa... non è lasciare questo mondo... prima o poi tocca a tutti... mi fà paura morire dentro... il cinismo, il non sapersi più emozionare, non sentire il cuore battere forte per qualcuno... vivere la vita di tutti i giorni senza poter alimentare la mia anima, quello mi angoscia...
Basta un sorriso per portare la pace nella mia anima... basta un abbraccio per donare forza al mio corpo... basta un bacio per accendere la passione in me... la cosa importante è che Tuo sia il sorriso, Tuo sia l'abbraccio, Tuo sia il bacio... l'unica cosa che conta sei tu...
Non rimpiango niente... rifarei tutto come prima, forse anche di più... perché non cerco spiegazioni, non mi faccio domande su quello che poteva essere ma non sarà... mi cullo dolcemente nel ricordo dei tuoi occhi, nella gioia del tuo sorriso... nel calore del tuo corpo... e sul mio viso appare un sorriso.
Accarezzo il tuo viso, mentre ti stringo a me. Le nostre labbra si cercano, giocano, si sfiorano, poi s'uniscono in un lungo, caldo bacio che non finisce mai. La passione cresce, i corpi vibrano: vorrei perdermi con te in questa notte, non desidero altro.
In un sogno ci si può perdere, in un sogno tutto può accadere... e quando poi lo trasformiamo in realtà allora inizieremo ad inseguirne un'altro. Perché con i sogni liberiamo la mente, liberiamo il nostro corpo dalle gabbie che creiamo noi stessi. Un sogno, niente di più, un'emozione a volte troppo breve, ma vitale.