Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Libri)
Il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela. Quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza.
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Il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela. Quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza.
Scusi, vorrei liberarmi da me stessa... si può? No sa, perché questa idiota mi sta uccidendo.
La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere.
Sono qui per spiegare quanto è ipocrita il mondo che si esalta per un chirurgo che sostituisce un cuore con un altro, e poi accetta che migliaia di creature giovani, col cuore a posto, vengano mandati a morire, come vacche al macello, per la bandiera.
Non ha confini il coraggio che nasce dall'amore e per amore si realizza. Non tiene conto di alcun pericolo. Non ascolta nessuna forma di raziocinio. Pretende di muovere le montagne e spesso le muove.
Venire al mondo è già un rischio. Quello di pentirsi, poi di essere venuti al mondo.
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d'una ingiustizia che non t'aspettavi, d'un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po' di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s'accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono.
Esser uomo, non significa avere una coda davanti significa: essere una persona. E innanzitutto, a me interessa che tu sia una persona. È una parola stupenda. La parola persona, perché non pone limiti a un uomo o una donna, non traccia frontiere tra chi la coda ce l'ha e chi non ce l'ha.
Ti amavo, perdio. Ti amavo al punto di non poter sopportare l'idea di ferirti pur essendo ferita, di tradirti pur essendo tradita, e amandoti amavo i tuoi difetti, le tue colpe, i tuoi errori, le tue bugie, le tue bruttezze, le tue miserie, le tue volgarità, le tue contraddizioni, il tuo corpo con le spalle troppo tonde, le sue braccia troppo corte, le sue mani troppo tozze, le sue unghie strappate.
Ma io ti perdono mamma; non tornare al nulla con me, io nascerò un'altra volta.