Chi sono quelli che soffrono?
Non lo so, ma sono i miei.
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Chi sono quelli che soffrono?
Non lo so, ma sono i miei.
Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora. È così breve l'amore e così lungo l'oblio.
Voglio che all'uscita delle fabbriche e miniere stia la mia poesia fissa alla terra, all'aria, alla vittoria dell'uomo maltrattato.
Sono il disperato, la voce senza eco... colui che tutto ebbe, colui che tutto perse.
La parola è un'ala del silenzio...
Ma quanto vive l'uomo? Vive mille anni o uno solo? Vive una settimana o più secoli? Per quanto tempo muore l'uomo? Che vuol dire per sempre?
Non c'è immensità che valga quanto abbiamo vissuto.
Bella,
come nella pietra fresca
della sorgente, l'acqua
apre un ampio lampo di spuma,
così è il sorriso del tuo volto,
Bella.
Breve l'amore, lungo l'oblìo...
Non sono solo ira e dolore... forza io sono di pietra pensosa, allegria di mani insieme allacciate. Infine, sono libero entro gli esseri. E tra gli esseri, come l'aria vivo, e dalla solitudine assediata esco verso il folto delle battaglie a conquistare gioie indomabili.