Scritta da: Paul Mehis
La malinconia è il privilegio di chi ha vissuto.
Composta mercoledì 1 luglio 2009
La malinconia è il privilegio di chi ha vissuto.
La ragione dovrebbe consolidare ciò che il cuore ha scelto, perché solo il cuore può unire o dividere!
Ora, sia che io sia circondato da una folla di insensati coglioni, sia che mi trovi la notte in un bosco in riva ad un fiume nel plenilunio, non mi sentirò mai solo perché ci sei tu costantemente nei miei pensieri.
In pochi mesi con te è come se tutta la mia precedente storia, alla quale non riuscivo a dare un senso, lo abbia acquistato.
Come se tutta la mia vita fosse stata solo una preparazione a quello che sarebbe accaduto tra noi...
Mi hai insegnato quanto si può amare incondizionatamente una persona, mi hai insegnato che non esistono limiti di alcun tipo nell'amore, mi hai insegnato che qualsiasi atto è degno di essere compiuto, se fatto per amore.
Però, se l'amore lo si cede senza riceverlo con sincerità, prima o poi, ci si illude di restarne senza, ma non per sempre.
Tutto ciò che mi hai donato, pur non chiamandolo mai amore, a me è apparso come l'Amore più sincero e spontaneo che io abbia mai ricevuto.
Per quanto potrò passare dei momenti in cui mi sentirò dannatamente affranto all'idea di non poter saper: se stai sorridendo, piangendo o sfrecciando in bicicletta a folle velocità, mai potrò pensare che quella parte della nostra vita che si è intrecciata, non sia stata una delle più Dolorosamente Felici per me, una parte di pura e vera Vita che non potrò più scordare.
Vorrei far l'Amore con te fino ad ucciderci.
E se non ci fosse l'Anima... Vorrei che i nostri corpi marcissero abbracciati, nutrissero lo stesso ingordo verme, fertilizzassero la stessa secolare pianta, si polverizzassero volando nello stesso instancabile vento o diventassero la stessa eterna roccia...
Privando un essere umano dell'amore, non ne resta che un sacco di merda snodato.
Stando con tè ho perso la necessità di scrivere, se non per tè e di tè, ma ho imparato a parlare.
La condizione più straziante per l'animo umano non è il dolore; è il dubbio!
Capita di incontrare persone dalle parole e dai concetti talmente belli per cui non possono restarci indifferenti...
Capita però che non sia veramente loro tutto ciò che mostrano o che non abbiano il coraggio di crederci sino in fondo perché ammaliati a loro volta da una bellezza che percepiscono, ma che in realtà non è loro.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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Non mi sono mai "parlato" tanto come quando ho parlato con tè.