Scritta da: Rossella Porro
Posso tenderti la mano all'infinito, ma non è detto che il mio infinito non abbia una fine.
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Posso tenderti la mano all'infinito, ma non è detto che il mio infinito non abbia una fine.
Quel che si impara con le lacrime regala sempre un sorriso.
Non amo la gente che giudica, ma ancor di più detesto quelli che in cinque minuti costruiscono di me un quadro che non mi appartiene. Non sono una scatola a cui basta togliere il coperchio per guardarci dentro, sono come uno di quei libri voluminosi dalla brutta copertina che nessuno legge mai, troppo lunghi, e che si svela solo a chi ha la pazienza di arrivare all'ultima pagina.
Arde la penna dell'anima inquieta.
Da quando ho smesso di pretendere di essere compresa ho cominciato a comprendere e il mondo mi sembra stranamente migliore.
L'Amore, spesso, ha lacci invisibili che imprigionano...
L'importante è essere se stessi, ma certi uomini farebbero meglio ad essere qualcun altro.
Sembriamo "salami" legati da uno stesso filo ad uso e consumo di chi ci crede un popolo privo di intelligenza.
Cosa c'è di più triste di chi giudica senza conoscere.
La vita non è vita senza un sogno, ma ancor meno è un sogno senza vita.