Scritta da: Scyna Suffiotti
in Frasi & Aforismi (Sogni)
Nessuno sa dove vivono i sogni, perché arrivano da soli, come se avessero sempre alloggiato al tuo fianco.
Composta sabato 3 gennaio 1120
Nessuno sa dove vivono i sogni, perché arrivano da soli, come se avessero sempre alloggiato al tuo fianco.
Tutte le opere d'arte quando nascono non sanno di esserlo.
Le lacrime più amare sono quelle che non hai saputo versare.
Concedimi di peregrinare tra i petali di una rosa e i miei passi saranno rugiada.
Sono il solstizio d'estate in una notte d'autunno.
Ti confiderò un segreto: la parola "Ti amo" l'hanno scritta tutti colori, ma il rosso era il più concentrato.
Arthur: a te sola dedico questa notte, volteggio con la tua anima, questo silenzio di coppa d'acqua stellata, innalzala nelle tue mani, bevila con gli occhi e con la bocca, io ne sono parte, falla entrare nelle tue vene così che arda della stessa luce come nel mio sangue. Prendi questa notte, mia passione, trovami in essa, questa notte è nostra, tua. La offro al tuo sguardo di nuvola, la do al tuo seno, te la lascio nelle mani e tra i capelli come mazzo di fiordalisi, fanne un vestito di acqua blu, lasciati avvolgere con la sua rete tremante, distenditi vicino a me, toccami e coprimi con questo tessuto stellato di fuoco e d'ombra, chiudi gli occhi così che m'addormenti sognandoti ancora e ancora.
Elisabeth: sono di aurora morbida, quella di giugno quella che tutto sazia quella che fa vivere le rose e fa germogliare le bocche di fragola. Il mio tocco leggero e tremante ti sfiora gli occhi, il naso e le labbra, che socchiuse cercano il mio liquido di vita; mi riverso su di te come onda calma di seta e di battiti tondi e forti ti rivesto. La notte non è mia, ma la mia anima la possiede da generazioni. Sa cantare alle stelle e il buio è la sua voce: sarò per te la canzone del silenzio, la vibrazione dell'aria quando l'athena muove le ali per librarsi in volo famelica, cercando te.
Per essere desiderata non devi spogliarti lentamente, ma devi raccontarti lentamente.
Le donne della mia isola hanno occhi di ossidiana profondi e magici, i loro capelli morbidi e corposi sono come piume di poiana che al sole estivo risplendono come fili di rame ed ottone, il loro corpo è sinuoso caramello. A loro la mia isola le ha fatte con la pancia e con il cuore, mentre a me disse alla mia nascita: ti darò il mare negli occhi e del mare porterai la sua calma smeraldina come il grigio indaco della sua furia, sarai chiara come le nuvole d'aprile e avrai i suoni dei miei animali nella tua mente, ti donerò i miei venti e le ginestre selvatiche che profumano le scogliere, ti porgerò gioie ma come è per me non ti solleverò dal dolore né dai dispiaceri. Ed è in questo istante che la voce di mia madre si fuse con la voce della mia terra.
Ogni bimbo porta con se un arcobaleno, parte dal cuore ed esce verso il cielo con un sorriso. I bambini sono le nostre pentole del tesoro.