Scritta da: Silvana Stremiz
Chi è solo non è mai per scelta. Ma perché non ama o non è amato.
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Chi è solo non è mai per scelta. Ma perché non ama o non è amato.
Spesso l'opportunismo si cela dietro un gesto d'umanità.
L'uomo le critiche le fa, ma non le vuole.
Quando finisce un amore chi ne è la vittima finisce quasi sempre con odiare. Ma poi se odi hai davvero amato?
Non asciugherai le lacrime restituendo lacrime.
Perché continuare ad amare se sappiamo che non è più amore? È incatenare l'anima ad un sogno sbagliato impedendole di respirare.
Avere il coraggio di amare senza limiti, fino infondo senza porsi domande e farsi colpe per il troppo o troppo poco amore dato. Viverlo e basta con intensità finché i sospiri sono condivisi. Respirare l'uno dell'altro fino a togliersi il respiro e respirare più forte il noi. Viverlo finché è amore. Trovare poi il coraggio di dirsi addio quando muore l'amore dentro di noi è l'unico modo per renderlo amore.
Nessuno ha il diritto di mettere in discussione i sentimenti altrui.
Il perdono chissà se realmente esiste. Accettiamo, trovando delle giustificazioni per il compiuto decidendo di conviverci. Ma perdoniamo davvero?
Amico mio si dice con troppa facilità, si dice spesso dopo un abbraccio, dopo qualche caffè bevuto insieme, dopo un attimo che credi sia stato di lealtà. Poi passa il tempo e quell'abbraccio si fa sempre più freddo, il caffè lascia un sapore amaro. Sì, amico è una parola impegnativa, è un patto che si firma con l'anima, un impegno d'affetto sincero, un vissuto che dura più "di un attimo".