Scritta da: Silvana Stremiz
Da piccola credevo in Dio, crescendo mi sono chiesta se esiste, oggi sarebbe bello poterci credere.
Commenta
Da piccola credevo in Dio, crescendo mi sono chiesta se esiste, oggi sarebbe bello poterci credere.
Che male fa scoprire che quello che consideravi speciale, era semplicemente un'illusione in cui solo tu credevi.
Per odiare devi aver prima provato qualcosa di estremamente forte e profondo e investito quasi tutto, compresa la fiducia in qualcosa di veramente grande come l'amicizia o l'amore. E poi essere calpestato o ferito. Solo dopo odierai. E probabilmente lo farai con la stessa passione con cui avevi un tempo "amato".
Respirando te, ho respirato la vita.
Incosciente e irrazionale ma piena d'amore.
Sapevi che ti saresti fatto del male, ma il bene di quell'istante ti appagava del seguito.
Ho aspettato invano un motivo per restare.
È strana la vita, estremamente eccitante e misteriosa, bastarda e intrigante fino all'ultimo respiro. Sembra prendersi gioco di noi, con il suo dare e il suo togliere; con quei sogni che ci dona e che poi uccide mentre prendono il volo; con quelle giornate tipicamente epatiche, senza nulla, poi all'improvviso accade di tutto, rendendola magica, facendoci esclamare "ma che meraviglioso viaggio che è sta vita".
Ho imparato a non sentire, a non guardare e a fregarmene della cattiveria, la lascio possedere a chi fa di lei la sua ragione di vita.
Sono proprio belle quelle donne che amano da dentro, non per un istante ma eternamente. Creano una famiglia che cresce e invecchia insieme tendendosi per mano.