"..sapeva in modo meraviglioso indurre una ragazza in tentazione, vincolarsela senza pur prenderla, senza volerla, in senso stretto, possedere. Immagino bene come egli sapesse menar una ragazza a tanto da esser sicuro ch'ella avrebbe per lui tutto sacrificato. Quando cio' aveva raggiunto, troncava ogni cosa. Tutto questo, senza che da parte sua egli avesse mai mostrato di voler il piu' piccolo avvicinamento, senza che una parola fosse caduta sull'amore, senza neppure una dichiarazione, una promessa. Eppure tutto era accaduto; e la infelice provava nella coscienza di cio' una doppia amaritudine: poiche' a nulla potevasi richiamare, e dall'uno all'altro dei piu' diversi stati d'animo sentivasi sbalzata come in una ridda diabolica. E or a lui faceva rimproveri, ora rimproverando se stessa perdonava a lui; e poiche' nulla era veramente esistito nella realta', doveva domandarsi se tutto non fosse stato che un frutto della sua immaginazione..."
Sulla strada per Aarhus ho visto una scena penosamente grottesca: due mucche, che erano legate insieme, sono venute al corto galoppo incontro a noi; una correva selvaggiamente e agitava la coda in maniera bizzarra, l'altra si mostrava più prosaica ed era disperata riguardo al fatto di dover prendere parte agli stessi movimenti. Non è regolata così la maggior parte dei matrimoni?
Alle volte da cause enormi e poderose viene un effetto minuscolo e senza importanza, alle volte addirittura nulla; alle volte una piccola causa produce un effetto colossale.