Scritta da: Staff PensieriParole
Pubblicata prima del 01/06/2004
É più facile morire di niente che di dolore, al dolore ci si può ribellare al niente no.
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É più facile morire di niente che di dolore, al dolore ci si può ribellare al niente no.
Quando a te si apriranno tante strade e non saprai quale scegliere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuto al mondo, non farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora, resta in silenzio ed ascolta il tuo cuore. E quando ti parla, alzati e vai dove lui ti porta.
I morti pesano non tanto per l'assenza, quanto per ciò che -tra loro e noi- non è stato detto.
La vita non è un belvedere panoramico ma un cammino, e questo cammino presenta spesso dei punti in salita. Davanti all'improvviso inerpicarsi del sentiero si possono fare due cose, come nelle gite. Si può dire: non ce la faccio più e tornare indietro; oppure ci si riposa un po' e si va avanti.
Viste dall'esterno molte vite sembrano sbagliate, irrazionali, pazze. Finché si sta fuori è facile fraintendere le persone, i loro rapporti. Soltanto da dentro, soltanto camminando per tre lune con i loro mocassini si possono comprendere le motivazioni, i sentimenti, ciò che fa agire una persona in un modo piuttosto che in un altro. La comprensione nasce dall'umiltà non dall'orgoglio del sapere
(da "Và dove ti porta il cuore")
Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro di se stessi, la prima e la più importante. Lottare per un'idea senza avere un'idea di sé è una delle cose più pericolose che si possa fare.
Quanto è radicato, quanto è profondo e folle l'odio dell'uomo per l'uomo: per una idea, per un confine è capace di seminare la morte tra le generazioni future.
Molti dicono che in amore vince chi fugge, altri che vince chi aspetta. Io dico che in amore vince semplicemente chi ama e anche se non è corrisposto è pur sempre vincitore, perché amare è la cosa più nobile che l'uomo possa fare.
È poi davvero solo nostra questa vita?
Amore mio, non potermi vedere più fisicamente ti ha lasciato un dolore che ti fa rifiutare la vita. Sappi che questa è l'unica cosa che può farmi soffrire e perciò promettimi che troverai la forza necessaria per reagire e continuare a vivere come quando mi vedevi, mi toccavi, mi interrogavi ed io ti rispondevo. Sappi che sono egualmente vicino a te, anzi, più di prima; e che l'amore che ci unisce e ci lega indissolubilmente ti condurrà a rivedermi, riabbracciarmi, riavermi. Le nostre strade sono solo momentaneamente ed apparentemente divise, ma al di là del velo che ti separa da me, e che dà corpo al romanzo della vita, noi siamo una cosa sola.