Scritta da: Maria Schillaci
in Frasi & Aforismi (Amore)
L'amore è attenzione.
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L'amore è attenzione.
Il processo della sua crescita somiglia un po' a quello delle perle, più grande e profonda è la ferita, più forte è la corazza che si sviluppa intorno. Poi però con il passare del tempo, come un vestito portato troppo a lungo, nei punti di maggiore uso comincia a logorarsi, fa vedere la trama, ad un tratto per un movimento brusco si strappa. In principio non ti accorgi di niente, sei convinta che la corazza ti avvolga ancora interamente, finché un giorno, all'improvviso, davanti ad una cosa stupida senza sapere perché ti ritrovi a piangere come un bambino.
Tra la nostra anima e il nostro corpo ci sono tante piccole finestre, da lì, se sono aperte, passano le emozioni, se sono socchiuse filtrano appena, solo l'amore le può spalancare tutte insieme e di colpo, come una raffica di vento.
Tra tutte le abitudini dell'uomo moderno la lettura dei giornali è una delle peggiori. Al mattino, nell'attimo in cui l'anima è più aperta, riversa nella persona tutto il male che il mondo ha prodotto nel giorno precedente.
Ogni sera alle undici in punto, in qualsiasi luogo ti trovi e in qualsiasi situazione, uscirò all'aperto e nel cielo cercherò Sirio. Tu farai altrettanto e così i nostri pensieri, anche se saremo lontanissimi, anche se non ci saremo visti da tempo e ignoreremo tutto l'uno dell'altra, si ritroveranno lassù e staranno vicini...
C'è un mistero nel mondo, o meglio, ce ne sono tanti, ma uno tra tutti è più importante ed è questo. Mentre i bambini capiscono sempre cosa vogliono i grandi, i grandi non capiscono quasi mai cosa vogliono i bambini. Credono sempre che i bambini vogliano quello che vogliono loro, invece non è vero: i bambini soltanto per essere gentili ubbidiscono, o almeno fanno finta di ubbidire.
Le cose che ci accadono non sono mai fine a se stesse, gratuite
ogni incontro, ogni piccolo evento racchiude in sé un significato,
la comprensione di se stessi nasce dalla disponibilità, dalla capacità
in qualsiasi momento di cambiare direzione.
La solitudine è il più straordinario mezzo per entrare in intimità con noi stessi. E, paradossalmente, la solitudine è anche il miglior mezzo per imparare a comunicare. Solo conoscendomi, cioè conoscendo la mia interiorità, posso parlare all'interiorità dell'altro.
Quando ci si rinfaccia le cose, non si è più in due nel rapporto, ma in tre: tu, io e il tarlo che ha cominciato a rodere le nostra storia. Nell'oscurità della materia, i tarli lavorano con discrezione, scavano gallerie per anni e, a parte qualche minuscolo fastidio, non ti accorgi di niente. Poi un giorno posi una tazza sul tavolo e il legno cede, sprofonda e in un istante, la superficie solida che conoscevi si trasforma in un cumulo di soffice segatura.
Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino.