L'acqua è come l'artista: evanescente, trasparente, gorgogliante, ghiaccia e bollente, toccabile, accarezzabile, coccolabile ma imprendibile. L'acqua ti avvolge ma tu non riuscirai mai ad imprigionarla. L'acqua sfugge tra le maglie delle catene, scivola tra le dita: per cantare libera tra le rocce dei canyon, tra gli alberi dei boschi, nei letti dei fiumi, dal rubinetto di casa tua. L'acqua è come la poesia: qualsiasi cosa canta nei suoi versi, sempre indomabile rimane.
La poesia è la cassaforte nella quale chiudersi quando tutto intorno sembra dipinto di grigio. Quando il cuore cerca i colori e si dispera per lo strazio di neri silenzi e scolorate parole che feriscono, che portano verso i baratri d'incomprensioni... la poesia accoglie, ridipinge l'universo con le sue tinte brillanti, ridona il sorriso al cuore e porta la nuova brezza nell'anima.
Mangia la vita a grasse cucchiaiate e bevila avidamente... non ne lasciare neanche una briciola nel piatto, neanche una goccia nel bicchiere... perché quando sarà finita... di lei avrai ancora fame e sete.
La sera i poeti hanno i capelli grigi... si tingono d'argento lunare... Al mattino, col primo chiarore del sole, i poeti hanno i capelli arcobaleno ricamati da fili d'oro...
Gocce di pioggia bagnano il mio universo. Lacrime d'acqua dolce nutrono la natura arsa, prosciugata da raggi solari. La mia pelle respira l'umido insieme con i fiori assetati e, come loro, si protende verso il cielo nell'attesa d'abbraccio solare. Perché la mia pelle sa che le nuvole grigie nulla possono contro la corsa del carro del sole e già si tinge d'azzurro.
Mi diceva: "Ti porterò sempre nel mio cuore"... Non sono diventata medico perché, durante l'esame di anatomia, sostenevo che il cuore umano è composto da cinque cavità: due ventricoli, due atri ed una prigione.