Scritta da: milanoteca
Non è facile credere a un paese in cui i programmi televisivi più fasulli si chiamano "Reality"
Composta domenica 2 maggio 2004
Non è facile credere a un paese in cui i programmi televisivi più fasulli si chiamano "Reality"
È meglio a volte ostinarsi a sognare che morire nella certezza.
Esisti quando vogliono loro, mutevoli in ogni desiderio, in ogni sentire, e tu oggetto a disposizione, da ammirare a tempo, da spremere all'occorrenza; utile un giorno, inutile l'altro.
È brutto quando rivolgi un complimento sincero a una persona e non vieni creduto. Questo fa capire quanto i complimenti interessati ai fini di ottenere qualcosa abbiano instillato in molti di noi dei giustificati sospetti.
Chi ignora la grammatica non è detto che sia ignorante nei sentimenti e nel buon senso; spesso accade proprio il contrario.
Non basta cibarsi di belle parole come sole, cuore, amore e anima per sentirsi brave persone, positive e ottimiste. Tutti amiamo e desideriamo vivere le cose belle e avere intorno le brave persone, ma non possiamo fuggire o addirittura ignorare le cose brutte fingendo che non esistano o che non ci facciano male; è un'ipocrisia che saremmo costretti a pagare comunque prima o poi. Afrontarle, riconoscerle e attraversarle renderebbe sicuramente meno ipocrita e più consapevole la nostra strada verso la felicità.
Sono sicuro di ciò che penso, questo non significa che ciò che penso corrisponda a verità.
Chi ama davvero non è mai un fallito.
Dove c'è molto denaro non ci può essere sincerità.
Quanto vorrei che le chiavi dei sogni riuscissero ad aprire le porte della realtà!