Ma, per... essere me stesso, non posso esimermi dal provare ad approfondire il concetto.
Ebbene, vorrei chiarire che è del tutto vano "sforzarsi" di essere se stessi. Le nostre azioni ed i nostri pensieri, infatti, rispecchiano SEMPRE ciò che noi siamo. Tutti cioè sono precisamente se stessi e non c'è proprio nulla da capire, se non una cosa sola: la continua, contraddittoria e insieme meravigliosa sospensione sopra gli abissi dell'incomprensibile in cui si sostanzia il nostro pensare, il nostro agire e la nostra stessa vita.
Buon 2014, e, con un po' di fortuna, anche 2015 e - perché no - addirittura anche 2016 a tutti !!
2) Ca*sino (anzi: ca*sinò) teorico-inte*riore, derivante dalla continua (e il più delle volte stu*pe*fatta) scoperta dentro di sé, alternativamente, di ina*ttese coerenze e di in*attese in*coerenze, il che conduce taluni a chiedersi amleticamente "ma insomma, io chi sono?", ed altri (di solito i più...in*casinati) ad accettarsi serenamente come sono, cioè come esseri ca*paci di tu*tto e del contrario di tutto, allo stesso identico modo di un tavolo di rou*lette, che sembra girare del tutto a ca*po*cchia, mentre invece ha una sua logica profonda, solita però sfuggire ai com*uni m0*rtali.
Spero... di essere stato chiaro. :: //
Buon anno (e buoni casini) a tutti.
L'essere se stessi espone a due tipi di "casini", che vado (brevemente :) ad illustrare.
1) Casino pratico-relazionale. Esso deriva dal fatto che, molto spesso, l'essere se stessi comporta una sorta di navigazione contro corrente che è di sua natura molto difficile e movimentata, un po' come quando ci si trova a dover camminare in senso contrario a quello in cui si muove una folla di persone o una mandria di bufali che ci viene incontro. Ma questo "casino numero 1" è, dei due, il tipo più semplice e divertente.
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