Non amo il silenzio, inteso come la mancanza di parole con il prossimo, mentre cerco il silenzio interiore quello che mette a tacere le voci vacue del vivere.
Tornando al silenzio nei confronti del prossimo lo considero un muro un atto egoistico, perchè nella parola vi è la nostra più grande ricchezza ma anche il nostro più grande fardello, la parola è quel filo che sa UNIRE e che sa irrimediabilmente dividere,e ci vuole grande responsabilità nell'usarla, è come possedere una pistola con la pallottola in canna, si può ferire e addirittura uccidere.
Ma il silenzio è terra sterile dove il prossimo coltiva incertezze e mostrifica pensieri talvolta semplici.
Io sono per la chiarezza di parole laddove si trova ascolto.
chi non comprende questa frase è perchè non ha ancora gustato in se stesso la differenza che corre tra il Silenzio, esterno all'attività dell'uomo, e il semplice sforzo di tenere chiuse le labbra. Bravo Stefano.
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