Quando il cervello va momentaneamente in tilt, quindi incapace di intendere e di volere, in questo stato di défaillance le probabilità di innamoramento sono altissime.
Mi sono tante volte chiesta come dare "dignità" ai dementi, forse trattandoli come essere adulti e non come bimbi, forse riconoscendo una autodeterminazione sulle proprie scelte fino alla fine, forse salvaguardando la loro privacy... forse... una volta durante una trasmissione televisiva ho sentito "il segno della dignità di ognuno di noi dipende anche dallo sguardo dell'altro" ed ho capito che dovevo guardare i dementi con occhi nuovi. Quel giorno ho "sentito" il loro dolore e tutti i loro dolori.
La nostra nascita è la prima (e ultima) volta in cui qualcun altro fatica al posto nostro.
Si litiga più volentieri quando si sa di aver torto.
Intravedo dell'anacronistico eroismo in chi dispensa sorrisi pur essendo veterano nella sofferenza, in chi, per donare presenza nella vita altrui, è dovuto uscirne dalla propria.
Una persona che ti ama scopre le tue fragilità, le protegge e le difende, non ti chiede di cambiare, ti accetta come sei, non ride di te, se attacca le tue fragilità, se ti vuole diversa, se ride di te non ti ama ma alimenta l'amore x se stessa.
A volte ascolto cose che mi lasciano a bocca aperta una bocca che fa uscire parole apparentemente intelligenti, ma con un'ipocrisia che le sotterra a tal punto da scoprire che quella è solo una persona che "grande" vuole apparire.
Lascia sempre che le tue azioni parlino per te, ma stai in guardia contro le terribili trappole del falso orgoglio e della presunzione che possono fermare il tuo cammino.
Tante persone, ormai, amano apparire, nutrendosi di superficialità, sono proprio quelle più povere, che non hanno niente da dare, neanche a se stessi!
Non si va d'accordo con tutti, ma andare d'accordo con alcuni elementi è categoricamente impossibile!