Scritta da: Michela A. Tomà
in Frasi & Aforismi (Comportamento)
Amo le parole, ma non le scelgo in base alla situazione, le lascio libere di uscire per quello che sentono.
Commenta
Amo le parole, ma non le scelgo in base alla situazione, le lascio libere di uscire per quello che sentono.
Tornare ad essere bambini potrebbe aiutarci a vedere il mondo che abbiamo costruito com'è nella sua vera realtà e non come pensiamo che sia.
A noi manca la spontaneità propria dei bambini. Siamo teatranti che si nascondono nel mondo della falsità ed interpretiamo un ruolo, quello dell'ipocrisia ad alcuni poi calza a pennello ad altri, ma sono pochi, non sanno recitare quindi discriminati. Ma essere sé stessi è una virtù, non una discriminazione.
Amo i cambiamenti radicali, quelli che ti sconvolgono l'anima e ti fanno capire che la vita è meravigliosa se vivi i tuoi sogni.
Alle persone regalate il tempo, il vostro tempo. Se tenete a qualcuno lasciate loro uno spazio importante e certo nel vostro tempo. Non fate mai di una persona quel "qualcosa" o quel "qualcuno" che riempie uno spazio vuoto, un tempo perso. Fate di una persona una scelta e date loro un posto sicuro al vostro fianco. Nel caso non sentite la necessità di fare questo, lasciate le persone esattamente dove sono, lasciandole libere di percorrere il loro cammino.
Chi non merita, ha corta memoria del bene ricevuto. Preferisce dimenticare o, forse, giudicare male.
Non sono nato principino, io sono nato guerriero e i guerrieri sono persone che combattono per conquistare qualcosa di prezioso.
Per quando sembri sfacciata, dietro di essa nascondo una grande timidezza. Basta un banale complimento per farmi arrossire e cadere in un dolce imbarazzo.
Devo imparare anche io a portare una maschera di ipocrisia e di falsità. Ma poi ci penso! E mi convinco di non essere più io,. Io sono per le cose dette in faccia, per i sorrisi sinceri e per il voler bene con il cuore. Le maschere sono per i vigliacchi.
Non darò più per scontato che la gente ricambi i miei favori, le persone sono coerenti solo quando hanno da guadagnare che poi, nel dare, fanno sempre finta di dimenticare.