Scritta da: Giorgio De Luca
L'ironico diverte, pretendere di esserlo infastidisce.
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L'ironico diverte, pretendere di esserlo infastidisce.
La menzogna ha ripugnanti aspetti, come quelli degli uomini abietti.
Solo chi percepirà suoni e profumi del Creato gusterà nella sua interezza le delizie della Vita.
Finché avrò la mia ombra al fianco non mi preoccuperò.
Il dolore, la solitudine di una goccia nel mare.
La dilatazione del tempo, l'obbiettivo perseguito con pazienza certosina. Una propria dimensione vissuta senza nessun possibile compromesso. Una ritrosia naturale verso un mondo frenetico. Un uso del rallenty che non ha eguali. Ecco, sta arrivando pianissimo il bradipo.
Il sentore della propria morte sospinge l'elefante nella boscaglia. Silenzio e dignità, poi un grande corpo e un cuore sensibile che finiscono il loro corso. Alcuni suoi simili verranno a trovare le sue ossa, toccandole con una zampa resasi delicata nella circostanza. Una catena di ricordi senza fine.
Quando si posa sulla nostra mano un uccellino appoggia le zampette su una vena per sentire i battiti del cuore. Noi percepiamo fortemente i suoi. Si vibra insieme.
Non ho ancora trovato ciò che cerco... forse prima dovrei sapere cosa cercare!
Se potessi ricominciare da capo ogni volta che sbaglio non andrei mai avanti.