Ogni espressione del corpo esagerata, vistosa, che sia una voce sguaiata o una postura sgangherata, è interpretata oggi come "comportamento" e quindi giustificata. La psicologia è comportamentista. Qualunque comportamento è di per sé un biglietto di visita e come tale non può essere snaturato da altre valutazioni, meno che mai censure, che non siano la comprensione e l'interpretazione psicologica, che alla fine lo giustifica.
Scienza, tecnologia, medicina, salute. Un altro fronte dove si gioca la credibilità delle istituzioni, a tutti i livelli, soprattutto internazionali. L'unica tradizione che andrebbe riesumata, perché morta e sepolta, è quella che insegnava a prendere sul serio la "mortalità dell'uomo", per garantirne la vitalità, e su questo principio basava la medicina.
Il "rimedio della nonna", le ricette del buon senso, l'arte culinaria, diventano sempre più cruciali, alle nostre latitudini, mentre la biologia molecolare genera farmaci sempre più raffinati e costosi. Una forma di subdola selezione economico-finanziaria della specie, incoraggiata con l'avallo dell'autorità morale della tradizione e addirittura per rispetto verso la sapienza delle generazioni che ci hanno preceduto.
Pensa alla salute. Quando c'è la salute c'è tutto. Luoghi comuni spiccioli. Potrebbero ancora funzionare, come igiene mentale, nell'economia odierna, che medicalizza gli oggetti di uso quotidiano, dalle scarpe allo smalto per unghie, creando finte patologie a scopo estorsione, e sdrammatizza le malattie serie, se non sono avallate da un portafogli obeso.
La scienza è incompatibile con la superbia, è il miglior antidoto della vanagloria e della presunzione, si nutre di umiltà. Nasce dalla passione dell'incomprensibile, vive del piacere della scoperta e sa riconoscerlo, pronta a discernerlo dall'appagamento futile dell'esaltazione momentanea della vanità. Quanto più la mente conosce, tanto più apprezza il senso del limite e della propria fallibilità.
Saggezza. Una mattina gelida, un vecchio autobus cigolante. Il freddo pallido in due volti anziani, contratti dalla fatica. Due vecchie si consolano, stringendo sul mento le cocche di un fazzoletto sdrucito. Una sorride e sussurra: "Adesso, a casa, un bel cappuccino bollente e un pezzo di pane. E la vita ricomincia". L'altra s'acquieta.
Saggezza: autocontrollo, lungimiranza. Echi di un catechismo: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza. Forse un appagamento esistenziale che vale l'impegno. Forse la scommessa in un incessante lavorio emotivo, con la speranza di dormire e morire in pace.
Saggezza: l'amore è il più maturo dei sentimenti. Per conoscerlo bisogna aver conquistato una buona padronanza di se stessi. Chi è padrone di sé riconosce la sterilità della sola autosufficienza e ammette quel bisogno dell'altro che culmina nell'emozione amorosa. Chi lo prova è pronto ad ampliarne i confini: oltre la relazione interpersonale fino alla filantropia; oltre il giardino di casa fino alla natura; oltre le mura domestiche verso il mondo.